FMI promuove il Titano: Governo soddisfatto, "ora le riforme"
Soddisfatto il Governo: “il Fondo Monetario ha riconosciuto tutte le misure messe a disposizione del sistema”, si guarda con maggiore fiducia al futuro “ma non siamo qui per suonare la grancassa”– esordisce Teodoro Lonfernini. La strada è quella giusta, lo dicono gli esperti di Washington, “ma ora dobbiamo fare i compiti a casa e attuare le riforme sollecitate dal Fondo. Chi ci ha preceduto ha perso fin troppo tempo”. Quindi pensioni, Iva, lavoro. “C'è chi ci accusa di non fare progetti ma coloro che ci guardano da fuori valutano positivamente quanto fatto”, afferma Marco Gatti.
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“Rafforzeremo il nostro impegno coerenti con la promessa fatta agli elettori: restituiremo un Paese migliore di quello trovato ad inizio legislatura”. “Il conto economico di consuntivo 2020 – afferma il Segretario alle Finanze – è frutto delle scelte del Governo, dell'impegno dell'economia sammarinese, dei lavoratori, ed è un risultato positivo che ha portato il riconoscimento da parte del Fondo e ci ha permesso di portare a casa un titolo di Stato alle migliori condizioni possibili, soprattutto per una prima emissione. Adesso però non ci possiamo adagiare. Come si utilizzano i fondi reperiti attraverso i Titoli di Stato? Portando a casa le riforme. L'unico modo per ripagare i debiti è quello di fare crescere le entrate, creare quel tessuto sociale ed economico che è la base per l'insediamento di nuove attività. Questo è quello su cui siamo chiamati a rispondere”.
Dall'FMI – rimarca Fabio Righi – è stata anche apprezzata la politica differenziata rispetto al contesto italiano. “Lasciare aperte le imprese ha permesso al sistema di reggere”. I dati rafforzano la fiducia: ad ottobre del 2020 c'è un 15% in più di nuove persone giuridiche, con un picco a novembre del 47%. Positivo anche il dato sul rilascio di licenze e autorizzazioni: rispetto al 2019 si registra un picco a novembre del 14%. la fiducia è in parte recuperata ma per consolidare servono le riforme. Il Congresso lavora di concerto. “Se non ci fosse unità di intenti – assicura Gatti – non avremmo portato a casa i risultati. Il Congresso di Stato – ammette - ha i suoi dibattiti interni come è giusto che sia, ci sono posizioni anche diversificate ma l'importante, alla fine, è trovare la sintesi. Una sintesi di alto livello che riteniamo sia quella fino ad ora raggiunta. E le riforme hanno bisogno non solo di condivisione politica all'interno della maggiorana ma soprattutto sociale”. E a chi parla di egemonia Dc, “questo è un risultato dell'intero governo”, chiarisce Gatti. “In questo momento ho avuto la fortuna di essere titolare della Segreteria più esposta rispetto a questi argomenti. Fortuna – aggiunge sorridendo - che a volte diventa sfortuna quando ci sono altre criticità”.
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