FMI, Per San Marino: "La pillola amara"
La cassa di Risparmio dovrà avere altri soldi dallo Stato perché non ha sufficiente patrimonio di vigilanza; dovrà tagliare i costi, ridurre il bilancio ed essere statalizzata completamente. Come volevasi dimostrare.
I crediti dubbi di tutte le banche in attività sono enormi e insostenibili, mettendo a rischio l’intero sistema. Il FMI sostiene che occorre una revisione della qualità degli attivi banca per banca, un aumento delle riserve a garanzia dei risparmiatori, una ricapitalizzazione di tutte le banche, altrimenti si dovranno mettere in liquidazione. Aggiunge che vanno fatte ispezioni più severe, anche se partecipano al capitale sociale di Banca Centrale ricoprendo il ruolo di controllori e controllati.
Le richieste del FMI sono la conseguenza del disastro compiuto nel settore bancario e finanziario per ragioni di infima politica. Se si volevano potenziare le banche diminuendo il numero era sufficiente chiedere una fusione delle piccole, senza che lo Stato spendesse un euro, senza vendette e senza entrare nel porto delle nebbie.
Oggi lo Stato ha speso moltissimo e le banche sono in condizioni patrimoniali molto critiche, sotto la tagliola dei crediti incagliati e con fortissime perdite di gestione che hanno dimezzato il patrimonio netto.
COSTO ALTISSIMO, RISULTATO DISASTROSO!
Comunicato stampa Per San Marino