'Uno studio sul territorio sammarinese. Le linee d’indirizzo per le trasformazioni insediative'. E’ stato ideato dalla fondazione San Marino e commissionato all’istituto nazionale di urbanistica italiano. 'Utile, per il presidente della fondazione, Giovanni Galassi, chiedere a un osservatore esterno le carenze e le potenzialità dello sviluppo urbanistico a san Marino'. Lo studio sarà completato in tre mesi dopodiché pubblicato, 'per dare modo agli stessi tecnici - ha detto il segretario al territorio Giancarlo Venturini - di affrontare gli aspetti che saranno messi in luce'. Paolo Avarello e Valter Fabietti dell’Istituto di urbanistica hanno spiegato il lavoro compiuto con un punto di partenza innovativo: il paesaggio, percepito non solo attraverso la vista, ma anche attraverso la sua lettura. Un paesaggio che diventa testo, con le trasformazioni che si sono succedute nel tempo. Lo studio si sviluppa in tre fasi: una prima fase legata alla costruzione della conoscenza, una seconda di carattere valutativo e una terza di carattere propositivo, per definire quegli indirizzi utili alla politica territoriale. Poi nel dettaglio la prima fase attraverso la comparazione della cartografia del territorio dal 1991 a oggi, che individua 5 tipologie abitative, diventate il modello di urbanizzazione sammarinese. Una volta individuati i problemi più urgenti e le potenzialità più o meno inespresse del territorio, la terza fase sarà di suggerire le linee di indirizzo per le dinamiche abitative future, nell’ottica anche di una trasformazione migliorativa dell’esistente che e’ anche attività economica.
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