Fondi pensione: la Commissione Sanità spinge per una audizione dei presidenti di Consulta socio-sanitaria e di Fondiss
Pensioni, sistema insostenibile. I dati non sono incoraggianti. Senza i necessari correttivi ed interventi strutturali, il saldo tra contributi versati e prestazioni erogate, fra 30 anni potrebbe risultare in perdita di oltre 400 milioni. Numeri da capogiro, dettagliati nel report del gruppo tecnico incaricato di eseguire una analisi sui dati reali del sistema previdenziale e le prospettive future, messi a disposizione del Consiglio di Previdenza, e ripresi da Fixing. Il problema – si evidenzia – è che tutto ciò possa ricadere sulle tasche dei lavoratori e inevitabilmente sulle casse pubbliche: il contributo statale è già di 31 milioni, - ricorda settimanale economico - tra meno di 50 anni potrebbe schizzare fino a 392 milioni. Il sistema – in base alle proiezioni – si rivelerà insostenibile anche alzando l'età pensionabile. Portandola a 67 anni, e al contempo passando la quota anzianità da 100 a 103, si avrebbe - è la valutazione - un vantaggio nel periodo 2018-2031 con effetti positivi superiori al 10% annuo, ma verrebbe soltanto posticipata l'erosione della riserva tecnica allocata per la maggior parte nelle banche del territorio. Un'ipotesi alternativa potrebbe essere inoltre l'eventuale passaggio al sistema contributivo, che tuttavia ripagherebbe solo nel lungo periodo. Allora che fare? La politica tutta si interroga su come correre ai ripari, consapevole dell'urgenza della riforma. Serve in primis un quadro preciso della situazione. Di qui le richieste in Commissione Sanità da parte dei consiglieri di minoranza Canti, Venturini e Mancini di fissare un'audizione dei presidenti della Consulta sociale e sanitaria e del Comitato per la gestione del Fondiss, rispettivamente per fare il punto sull'ammontare dei fondi pensioni e sulla loro allocazione, e per sapere se i soldi trasferiti a Bcsm siano vincolati, e nel caso, con quali tassi di interesse. Istanze di cui il Presidente della Commissione, Gasperoni ha assicurato di volersi fare portavoce. Per il consigliere Ciacci, nel 2018 si dibatterà a lungo di riforma pensionistica. “Serve un lavoro politico importante, un lavoro di chiarezza con i nostri cittadini e con i pensionati – suggerisce - la politica deve dare un bell'esempio: dati alla mano, dichiarare che il sistema non è più sostenibile, e che bisogna fare un ragionamento tra generazioni”.
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