Fondi pensione: parte il tavolo congiunto
Stessa linea per Giuliano Tamagnini: “Siamo soddisfatti dell'accordo – dice - ora attendiamo di vedere come si concretizzerà nella realtà”. I fondi, quindi, rimarranno nelle banche in cui si trovano fino al 31 dicembre, “a patto però – precisa Tamagnini - di ricevere informazioni sensibili sul sistema bancario. “Lo scambio è lì” - spiega il segretario generale della csdl: “lascio i fondi dove sono ma in cambio chiedo garanzie che in quelle banche non succeda niente. Non vogliamo un'altra Asset”.
Sui 31 milioni allocati nella banca in liquidazione coatta, c'è infatti l'accordo per la non convertibilità in obbligazioni. Si rendono immediatamente fruibili con l'impegno formale che vengano lasciati in Cassa di Risparmio. Nell'accordo con la Csu è prevista anche la costituzione di un tavolo permanente con cadenza mensile per un maggiore coinvolgimento delle parti sociali nelle scelte sul sistema bancario. In sede di consultazione – si legge – verranno fornite informazioni sugli sviluppi dell'attuale fase di riorganizzazione, e condivisi in maniera strettamente riservata e confidenziale i principali dati di sistema relativi ai soggetti vigilati. Giovedì sarà una giornata importante: in mattinata si riunirà il Consiglio di Previdenza mentre nel pomeriggio categorie e sindacati si confronteranno con Segreterie alle Finanze e Sanità. “Ci auguriamo che il tavolo lavori bene e che funzioni”, dice il Segretario Generale della Cdls. In quel tavolo, infatti, si gioca una partita importante per i fondi pensione.
MF