Francesca Antonia Nicolini(Su): dalla parte di chi ci rimette sempre
La questione è quella dei precari della PA. Mercoledì scorso, 31-10-2012, è stato firmato l’accordo tra le parti sociali ed il governo per la stabilizzazione dell’ultima tranche di precari ancora posti nel limbo: quelli dell’ISS. Tra questi sono rimasti “fuori” alcuni professionisti che ricoprono ruoli strategici per l’andamento del nostro sistema sanitario perché anche se lavorano da molti più anni di quelli richiesti dalle regole della stabilizzazione nell’ISS, sono stati assunti con contratti impropri e quindi per i nostri ragionieri del governo non possono essere regolarizzati. Ribadisco che tra i tagliati fuori ci sono professionisti che sono responsabili di moduli funzionali dell’Ospedale e quindi non c’è bisogno di stilare studi di fabbisogno per verificare se tali professionisti servono oppure no: ma viene da sé.
Le considerazioni che sovvengono sono molte, e “molto poco” edificanti per il sistema San Marino.
1. I nostri politici amministratori e sindacalisti hanno sbagliato da subito permettendo assunzioni con contratti impropri (sia ben inteso impropri per le regole della stabilizzazione, che però erano già note dal 2003 e quindi dopo la precedente stabilizzazione del 2003, un oculato amministratore avrebbe quanto meno sollevato il problema e regolarizzato i contratti in questione). Preciso che i contratti impropri sono circa una ventina quindi non era poi questo gran lavoro da fare.
2. Il sindacato quando a settembre ha firmato per tutti gli altri stabilizzati ha lasciato fuori quelli dell’ISS perché c’erano alcuni lavoratori, appunto di settori strategici, che non rientravano, si è fatto abbindolare dal governo che aveva dichiarato che entro ottobre era in grado di sanare la posizione e quindi ha chiesto al sindacato di temporeggiare. Mercoledì 31-10 u.s. il problema era ancora lì sul tavolo e il governo si è preso l’impegno formale (ma non esiste nulla di scritto) di sanare il tutto entro Gennaio 2013 e intanto a 11 giorni dal voto ha firmato con il sindacato per le stabilizzazioni già sicure a settembre. L’arroganza di questi governanti è senza limite. Hanno dichiarato che il governo a gennaio sistema tutto, ma si vota l’11 novembre e quindi non sanno per certo di esserci. Oppure se la loro sicumera li rende così certi del fatto che saranno ancora lì, allora perché in un momento di grande crisi economica torniamo a votare buttando via un sacco di soldi che servono a ben altro?
3. I lavoratori precari a lungo termine (c’è chi è precario da oltre 15 anni) sono un insulto alla civiltà. Chi sbandiera ora in campagna elettorale che si batte per la civiltà del lavoro, e fino ad ora ha ricoperto il ruolo di ministro del lavoro, è, per essere buoni, assolutamente inaffidabile.
4. I sapientini di AP che gestiscono la Segreteria agli Interni, prima di fare la tanto sbandierata riforma della PA, dovevano preoccuparsi di sanare una situazione di illegittimità che riguardava oltre 300 precari nella amministrazione pubblica. Invece si son ben preoccupati di fare una riforma che non ha assolutamente portato niente al Paese se non un rimpallo di grandi innominabili su poltrone d’eccellenza che poi si son concluse con la Reggenza contestata dalle maschere bianche.
5. Le pressioni politiche sul voto non sono invenzioni di una opposizione che è frustrata per la paura di perdere le elezioni, queste sono pressioni che non si debbono mettere in campo se si è delle persone perbene a 11 giorni dal voto. Questo sarebbe materiale degno di essere comunicato agli osservatori internazionali che vengono ad osservare se a S. Marino le pratiche elettorali si svolgono in una atmosfera serena e democratica.
Carissimi sammarinesi, in questo modo sconclusionato non si può davvero continuare. La coalizione bene comune rappresenta ancora la stessa banda di persone senza senso dello stato, senza progettualità volta al miglioramento della vita dei nostri cittadini, che bada solo a fare bene per sé.
Nel terzo millennio questo è antistorico oltre che antidemocratico, vi invito a prendere coraggio e a mandarli a casa per sempre.
S. Marino deve ricostituire un tessuto sociale che risponda a regole di solidarietà uguaglianza giustizia, trasparenza e legalità. La scelta è nelle vostre mani quindi non disertate le urne, votate per chi da sempre come noi si è schierato con il Paese, per la coalizione che propone di governare il Paese insieme a voi e sotto il vostro stretto controllo. Votate Cittadinanza Attiva.