Francesco Mussoni: proposto un dibattito sulle disparità di trattamento tra pubblico e privato

Nell'ultima puntata di Palazzo Pubblico il Capogruppo PDCS è intervenuto sulla ristrutturazione della PA. Auspica un modello che vada nella direzione del privato in termini di efficienza ed organizzazione del lavoro

Inevitabile che una simile presa di posizione crei dibattito, provenendo dal Capogruppo del Partito azionista di maggioranza del Governo. Proprio alla politica – senza distinzioni - è rivolto il richiamo dell'esponente DC. Sollecita collaborazione e lucidità per efficientare la “macchina pubblica”: fissata su leggi di un'epoca ormai lontana, ha rimarcato nel corso di Palazzo Pubblico. Da sempre Mussoni insiste su questa esigenza; oggi non più rinviabile – a suo avviso – alla luce del debito contratto dal Paese. Non ha parlato di privatizzazioni; sono piuttosto innovazione, cambiamento, le direttrici indicate. Tema mai toccato più di tanto dalla classe politica, ha osservato; ci sono state azioni, ma “timide”. Da qui l'idea di dare una scossa. Preannunciata un'azione; “non so se sarà personale o di gruppo”. “Ho fatto uno schema – ha detto – dei benefici e delle prerogative del pubblico e del privato, e lo vorrò mettere a dibattito pubblico”. E' sulle diversità di trattamento tra pubblico e privato, dunque, che pare si soffermi: ad esempio in termini di orari, permessi, garanzie. Auspica interventi normativi che permettano di ridurre questo gap, rivedendo l'impostazione della PA e rendendola più agile ed efficiente. Processo – ha sottolineato – da portare avanti con garanzie, gradualità. Ma indifferibile, nella sua visione di sviluppo.

Nel servizio estratti dell'intervento di Francesco Mussoni (Capogruppo PDCS) nel corso della puntata di Palazzo Pubblico del 12 luglio

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