Parole forti, quelle usate da Allenza Popolare, nella nota diffusa in replica alla pagella assegnata dal periodico del Psd ai partiti. Al partito dei socialisti e dei democratici è stato assegnato un 9, ad Ap solo un mezzo voto in più rispetto ad altri partiti di opposizione. Alleanza Popolare, non l’ha presa bene. E ha rivelato di aver dovuto minacciare la crisi di Governo, per evitare che la riforma andasse alle calende greche. Poi ha definito “strampalata” la proposta del voto di genere, a cui Psd e anche sinistra unita, attribuiscono invece una notevole importanza. “L’articolo è stato inopportuno – commenta il segretario di Ap, Mario Venturini – ma cio che ne è scaturito è solo un battibecco che non avrà alcuno strascico. Non potevamo non rispondere, ma la polemica è nata ed è finita li. Non avrà nessuna ripercussione politica sull’alleanza. Abbiamo altre cose a cui pensare – conclude – in primis la situazione della sanita”. Anche Giuseppe Morganti, presidente del Psd, getta acqua sul fuoco. “Non c’è nessuna fibrillazione o alcunché con Ap. Nessuna ricaduta, quindi, sugli equilibri di maggioranza – dichiara. Abbiamo raggiunto il 95% degli obiettivi che ci eravamo dati sulla legge elettorale, e siamo pienamente soddisfatti. Certo, il voto di genere, per noi rappresentava un aspetto significativo e dispiace che non sia stato introdotto, ma lo sapevamo ancora prima di entrare in aula che su questa proposta non ci sarebbe stata la maggioranza”.
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