La questione della doppia tassazione per i frontalieri diventa sempre più calda, con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione della dichiarazione in Italia. L’ultimo atto è del Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino che ha inviato una lettera al Ministro dell’Economia Tremonti, per sollecitare una soluzione alla doppia tassazione giudicata vessatoria e ingiusta. L’appello per una soluzione alla vicenda in questi ultimi giorni è arrivato un po’ da tutti gli schieramenti politici italiani, legati all’area marchigiana e romagnola. Il comitato frontalieri si riunirà la prossima settimana per prendere in esame ulteriori iniziative in vista della scadenza fiscale. Una situazione che accomuna i frontalieri sammarinesi a quelli del Principato di Monaco, per i quali non esiste convenzione, in Francia e Austria gli accordi internazionali prevedono la tassazione esclusivamente in Italia, mentre l’accodo con la Slovenia prevede la tassazione nei due paesi. Discorso a parte per la Svizzera, che in base ad un accordo prevede la tassazione nel solo paese dove si produce reddito. A parziale consolazione, i lavoratori italiani a San Marino, a Monaco e in Slovenia usufruiscono di quanto pagato allo stato estero come credito d’imposta, mentre per tutti, Svizzera esclusa, si applica la franchigia di 8mila euro al reddito lordo. Tutto questo in attesa della normativa definitiva anche per i frontalieri sammarinesi, con l’entrata in vigore della convenzione tra San Marino e Italia contro le doppie imposizioni. Provvedimento che comunque andrà verso l’armonizzazione della tassazione dei redditi dei frontalieri a quella dei lavoratori in italia. Da determinare sarà l’eventuale quota del reddito lordo esente da imposta in Italia.
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