Maggioranza: il nodo della Carisp

Sul tavolo della maggioranza c'è un'altra questione spinosa da cui rischia di dipendere la tenuta della coalizione. Lo dice a chiare lettere il Capogruppo di Alleanza Popolare, Mario Venturini, che snocciola una serie di passaggi collegati ai nuovi assetti di Cassa di Risparmio e parla di inevitabili conseguenze politiche in caso questi non vengano portati a termine. In primo luogo Cassa di Risparmio dovrà dare subito risposta ai quesiti posti dal Governo e dalla maggioranza per fornire un quadro di estrema chiarezza. Risposta che dovrà essere in forma scritta e quindi attraverso una dettagliata e approfondita relazione sullo stato generale della banca. Poi c'è l'approvazione, da parte di Banca Centrale del cosiddetto PPR, il Piano Strategico Pluriennale di Carisp, e infine, i nuovi assetti della Governance della banca e della Fondazione. Temi che, ad onor del vero, fanno parte dell'agenda politica e sui quali le forze di Bene Comune convergono sulla necessità di arrivare presto ad una definizione. “Non solo la maggioranza – spiega il capogruppo del PSD – Gerardo Giovagnoli – ma lo chiede anche il Fondo Monetario Internazionale” Giovagnoli ammette qualche ritardo sui tempi ma invita tutti a non giocare sulla testa della Cassa: “evitiamo – dichiara – di cedere a qualunque tentazione di strumentalizzazione politica e di accrescere la conflittualità attraverso inopportuni ultimatum”. “Il nostro - spiega Mario Venturini – non vuole essere un ultimatum. Consideriamo la Cassa di Risparmio un problema fondamentale da risolvere – aggiunge – e la loro soluzione risponde ad una precisa esigenza del Paese e della politica”. Soluzioni che dovranno arrivare al più tardi nel mese di gennaio, considerata l'imminenza della nuova visita sul Titano da parte della delegazione del Fondo Monetario. A porre quesiti precisi sull'istituto di credito, sono anche le forze di opposizione compatte, che si rivolgono a chi rappresenta l'Eccellentissima Camera in seno alla Cassa. Domande circostanziate anche sulla liquidità, la mole del crediti concessi, l'importo e i dettagli della raccolta, gli emolumenti percepiti dai dirigenti, comprese le ragioni della risoluzione del rapporto di lavoro con l'ex vice direttore generale.
SB

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