E chi si aspettava un’affluenza turistica del genere? Una tal massiccia presenza di visitatori da rendere indispensabile il servizio della funivia anche negli unici due giorni dell’anno in cui questo fa festa? Il problema non si è sentito tanto il 25 dicembre, giornata da trascorrere tradizionalmente in casa con la famiglia, quanto il primo gennaio, quando molti visitatori sono stati rimandati indietro da Borgo Maggiore, poiché i parcheggi di Città erano pieni e la funivia e il servizio navetta da Fonte dell’Ovo non funzionavano. Il centro storico era diventato inespugnabile. “Nessuno ha mai posto il problema negli anni scorsi – fa notare il segretario alle Finanze e Rapporti con l’Azienda dei servizi Pier Marino Mularoni – tant’è vero che nessuno si è mai lamentato del fatto che la funivia fosse chiusa il primo dell’anno. Bastava organizzarsi per tempo, che si facesse richiesta all’Azienda di adeguare il servizio alle iniziative natalizie. Che problema c’è – conclude – basta pagare gli straordinari. Vorrà dire che il prossimo anno ci penseremo”. “Bisognerà vedere cosa accadrà il prossimo anno – gli risponde Marco Arzilli, presidente dell’Usc – tanta gente buggerata non so quanta voglia avrà di tornare. Alcuni hanno pagato il parcheggio di Borgo convinti di poter salire in funivia ed hanno trovato il servizio chiuso. Sono saliti in città ed hanno dovuto ripagare il parcheggio. Li ho visti abbastanza imbufaliti”. Il segretario Mularoni fa notare altresì che sarebbe stato bello anche vedere i negozi aperti, oltre che la funivia, nelle due giornate di festa incriminate. “La decisione spetta alla singola attività – risponde ancora Arzilli – sul Natale niente da dire, molti hanno preferito lasciare chiuso, ma il primo dell’anno eravamo quasi tutti aperti”.
Riproduzione riservata ©
