Il G20 mette la parola fine ai paradisi fiscali
Tra le regole adottate, Brown ha parlato di fine della segretezza bancaria e, soprattutto, dei paradisi fiscali, nei loro confronti saranno prese azioni immediate. Verranno create nuove regole per stipendi e bonus a livello globale, affinché non sia più possibile "premiare il fallimento". Le banche saranno ripulite dagli asseti tossici.
Entro il 2010 verranno iniettate, nelle economie mondiali, qualcosa come 5 trilioni di dollari, allo scopo di risollevare le economie e di creare nuovi posti di lavoro e saranno erogati 1000 miliardi di dollari per sostenere il Fondo Monetario Internazionale. Sì, dunque, alla black list dei paradisi fiscali. Il testo comune segna una vittoria dell’asse franco-tedesco e di Sarkozy che, sull’inserimento della black list, aveva finito per minacciare di andarsene del summit, costringendo gli scettici Brown e Obama a fare marcia indietro.
Sonia Tura