Nella prima riunione per deliberare sull’esposto relativo alla eventuale incompatibilità fra aderente alla massoneria e allo stesso tempo al Partito Democratico Cristiano Sammarinese, i garanti interni della DC, i cosiddetti probiviri, hanno avviato il confronto che prevede l’audizione delle parti: i firmatari cioè dell’esposto, e il diretto interessato. Secondo i dettami dello Statuto stesso i 5 garanti dovranno dapprima assumere una decisione nel merito della contestazione e stabilire quindi se esistano o meno contravvenzioni alle norme statutarie, successivamente dovranno decidere, nel caso individuino responsabilità, l’eventuale sanzione da comminare, che si può articolare su tre diversi livelli: una eventuale ammonizione, una sospensione o, nel grado più alto di intervento, la possibile espulsione. Una decisione che una volta assunta sarà inappellabile. Intanto la persona oggetto dell’indagine disciplinare interna, avrà 30 giorni di tempo per fornire una propria memoria o elementi in suo favore. L’esposto, lo ricordiamo, porta la firma di undici componenti della DC, alcuni dei quali membri del consiglio centrale, fra cui anche il consigliere Maria Luisa Berti. A loro giudizio l’affiliazione a logge massoniche sarebbe in contrasto con i principi ispiratori della Democrazia Cristiana. Nello statuto di fondazione del PDCS si stabilisce, all’articolo 1, la costituzione con il preciso impegno di attuare un programma politico di libertà, di progresso, di giustizia sociale, ispirato ai principi cristiani e democratici ed ai valori della tradizione culturale della Repubblica. Al successivo articolo 4 si legge: non possono aderire gli appartenenti ad associazioni o movimenti aventi un programma contrastante con i principi e i presupposti ideali del partito. Il comitato dei garanti è l’organismo interno alla DC al quale è demandata la vigilanza sul rispetto delle norme dello statuto; decide sui ricorsi in merito alla adesione al partito, ha potere disciplinare su tutti gli iscritti nonché competenza decisionale su ogni controversia che possa sorgere in seno al partito stesso. Sono oggetto di sanzione disciplinare gli atti lesivi degli ordinamenti democratici, ogni tentativo di formare coalizioni ispirate a sistemi che contrastino con i principi costitutivo del partito e gli atti contrari alle direttive degli organi centrali ed alle norme di cui all’articolo 1 dello statuto. Per conoscere la decisione dei probiviri occorrerà dunque attendere che trascorrano almeno i 30 giorni previsti per la presentazione di giustificazioni o memorie da parte dell’interessato.
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