Gdc: libera professione: i perché del no

Gdc: libera professione: i perché del no.
La Sanità è, ed è sempre stata uno dei pilastri fondamentali della Repubblica di San Marino. Aldilà delle critiche e degli attacchi rivolti a tale ambito negli ultimi tempi, il nostro rimane un Sistema Sanitario invidiabile e competitivo, caratterizzato da un’ottima qualità, non solo intesa a livello di attrezzature ospedaliere ma anche in relazione alla professionalità del personale che vi lavora all’interno. La legge n.150 del 29/10/2013 disciplina la libera professione dei medici. Tale legge va a sostituire la precedente del 1991. Il nuovo quadro legislativo disciplina in modo chiaro e ineccepibile l’attività libero professionale dei medici ISS per mezzo di chiari “paletti” legislativi (vedi testo della legge n.150 29/10/2013). Solo per semplificare, si parla di tassazioni, controlli, convenzioni e sanzioni quali il licenziamento qualora i punti di tale disposizione normativa non vengano rispettati.
Tutto questo è volto ad innalzare il livello qualitativo della nostra struttura medico ospedaliera, con l’ulteriore possibilità esistente e concretizzabile, tramite le ventidue strutture ospedaliere italiane convenzionate con l’ISS, di poter contattare un maggior numero di esperti in vari e importanti settori.
CHI NON VORREBBE A DISPOSIZIONE IL MIGLIOR MEDICO? UN PROFESSIONISTA COMPETENTE AL PROPRIO SERVIZIO?
Questa frase a prima impressione polemica, serve solo a far capire che un medico, seppur preparato e talentuoso, ma sprovvisto di un’adeguata “casistica”, non è professionalmente completo. Grazie alla legge ordinaria 150 29/10/2013 di cui sopra, anche i medici sammarinesi potranno aumentare la loro casistica.
Dai comitati referendari per il SI, sentiamo spesso parlare della stanchezza che questa disposizione normativa arrecherebbe ai nostri medici. Cercando di eliminare l’effetto di “Terrorismo mediatico” su cui si basano i comitati favorevoli al SI, vorremmo approfittare per puntualizzare il fatto che la libera professione dei medici è fattibile, ed è riferita solo al 30% dell’orario settimanale, che equivale in termini di orario a undici ore di lavoro settimanali. Inoltre è importante, se non fondamentale, sottolineare la non obbligatorietà di tale libera professione. In altre parole solo i medici che desiderassero esercitare la libera professione sono tenuti a farlo. Quindi in definitiva si tratta di una legge volta a far aumentare la competitività dei medici e della nostra struttura sanitaria.
VOTO NO PER:
- Maggior qualità della nostra struttura e per la competitività del personale medico.
- Per un maggior controllo sulle libere professioni, che dal 1991 fino a prima della legge dell’ottobre 2013 non è mai stato regolamentato.
- Per una sanità gratuita e migliore per tutti.

Comunicato stampa Giovani Democratico Cristiani Sammarinesi

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