GDC per un nuovo modo di fare politica: "Troppe promesse e favole"

Puntano su Accordo Ue, formazione e rapporti internazionali perché "la politica è cosa seria". Colgono la disaffezione dei giovani e temono un forte astensionismo.

Sono giovani, motivati, la maggior parte alla prima candidatura. Hanno lavorato ad un programma elettorale con al centro l'Accordo UE, che richiederà conoscenza, serietà, rapporti internazionali. Cresciuti in un movimento giovanile in salute e con sulle spalle una scuola politica forte, guardano ad un rinnovamento che non sia improvvisato ma costruito su preparazione, esperienze all'estero, formazione, “perché la politica – spiega il Presidente dei Giovani Democratico Cristiani Marco Mularoni – è cosa seria”. Lorenzo Bugli critica una campagna elettorale fatta di “slogan, promesse, rocambolesche soluzioni a problemi complessi”.

Guarda ad un nuovo modo di fare politica, fatto di passione, condivisione ma anche di studio ed esperienze, frutto di un percorso partito da lontano: “Siamo in tutti i giovanili internazionali del Centro-destra, con cariche e funzioni chiave”, rimarcando che conoscenze e rapporti umani saranno fondamentali in chiave europea. E proprio grazie alla maggiore integrazione con Bruxelles i giovani sammarinesi avranno l'opportunità di studiare e lavorare all'estero, maturando competenze che potranno mettere al servizio del paese. “Dobbiamo incentivare il loro ritorno” - dice Carol De Biagi, che chiede alla politica di non essere divisiva, per affrontare uniti le grandi sfide che ci attendono. “L'Accordo Ue rappresenta il progetto paese che tutti chiedono”, afferma Maddalena Muccioli, che cita Clara Boscaglia: “il miglior modo per fare politica estera è fare bene quella interna”.

Per Emanuele Cangini un paese moderno non può prescindere da innovazione e digitale: “una pa con burocrazia anni 80 – afferma - è impensabile per chi si avvicina all'Europa”. Colgono la disaffezione dei giovani verso la politica e temono un “forte astensionismo”. Il Presidente lancia un appello al voto: “I nostri nonni, i nostri antenati hanno combattuto per il diritto al voto, quindi bisogna andare a votare. Votate persone serie, di cui vi fidate, perché stiamo scegliendo chi governerà questo paese, con le sfide epocali che ha di fronte”.

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