Il Sindaco di Gemmano Riziero Santi ha inviato una lettera ai suoi colleghi di Morciano di Romagna, San Clemente, Montefiore Conca e al Presidente dell’Unione Gozi con la quale chiede di poterli incontrare con urgenza sul tema dell’Unione e della gestione associata dei servizi. “Conoscete prima di me le difficoltà – scrive Santi nella nota - alle quali siamo costretti nell’amministrare i nostri piccoli Comuni a causa delle ristrettezze economiche e finanziare per amministrare. Con lo status quo condanneremmo le nostre comunità ad un progressivo impoverimento, con maggiori oneri e minori servizi, ed una sudditanza verso le realtà più grandi.” Per il Sindaco Santi vi è “ la necessità di assumere urgenti iniziative per recuperare risorse economiche ed umane e dare efficienza ed efficacia alle nostre strutture tecnico/amministrative.” Il Sindaco di Gemmano propone quindi ai colleghi di lavorare insieme per un cambiamento rapido, vero e radicale nell’organizzazione e nella gestione delle funzioni e dei servizi, per il conseguimento di tre fondamentali risultati: riduzione degli oneri delle spese di gestione; riconversione della spesa corrente in spesa che produca investimenti e sviluppo; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi. Secondo Santi si tratterebbe di proseguire con decisione nell’azione di collaborazione già avviata fra i Comuni di Morciano di Romagna e di San Clemente, e di mettere in campo una Unione di servizi allargata almeno anche a Gemmano e Montefiore Conca. Una Unione di servizi vera ed organica, con la prospettiva della fusione. Ecco la proposta: “Propongo di mettere insieme da subito risorse economiche, ed apparati pubblici tecnici ed amministrativi; senza mortificare, ma anzi amplificando e valorizzando professionalità, specificità territoriali e luoghi. Si acquisirà così una dimensione critica che ci metterà in grado di impostare una vera politica di qualificazione e di sviluppo, e si potrà incrementare in maniera esponenziale la nostra capacità di intercettare risorse per gli investimenti.” Santi è convinto che le popolazioni dei comuni della Valconca ne uscirebbero iù ricche e con maggiori prospettive di sviluppo. La lettera di Santi ai colleghi si chiude chiedendo un incontro per approfondire insieme questi argomenti e per condividere il percorso e le decisioni da assumere, con il coinvolgimento dei nostri organismi istituzionali, propongo di incontrarci quanto prima.
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