E’ un grido d’allarme comune quello che Alleanza Popolare, il neo gruppo federativo Rifondazione Comunista e Zona Franca ed il gruppo federativo socialista lanciano sulla Giochi San Marino e 'il rischio – dichiarano – di un rapporto degradato fra interesse pubblico e interesse privato. La recente delibera del trasferimento a Rovereta della sala bingo – affermano – getta una nuova ombra sul rapporto con la Società. Non è un caso – sostengono – che venga loro consentito di trasferirsi proprio in quella che già nel 2002 ritenevano la loro sede ideale, in uno sperone di territorio sammarinese che penetra in Italia'. Roberto Giorgetti, Ivan Foschi, Roberto Tamagnini, Augusto Casali e Antonio Volpinari hanno ricordato tutti i passaggi della Giochi San Marino e quelli che rappresentano i segnali chiari di quella che definiscono una accondiscendenza verso la società. 'Un atteggiamento – dichiarano – dell’intera maggioranza, oggi – aggiungono – è difficile fare dei distinguo'. Ribadite le inadempienze alla convenzione del 2001, i dubbi relativi alla liceità delle macchinette del keno, come pure sui rapporti della Novomatic. Alla Reggenza gli esponenti delle forze politiche che già sulla legge elettorale hanno dichiarato una decisa convergenza, chiedono con forza di emettere al più presto il decreto per la celebrazione dei due referendum già accolti sull’esercizio dei giochi dlela sorte. 'Ora – dichiarano – la parola non può che passare ai cittadini visto il silenzio della maggioranza. Una consultazione referendaria che dovrebbe avvenire – sostengono – nel mese di gennaio. Quello che inquieta - aggiungono - è il disinteresse dimostrato e l’immobilismo. Di qui il nostro grido d’allarme e la richiesta di dare, su questo, la parola ai cittadini'.
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