Giorgio Napolitano: “La lotta politica non deve essere una guerra continua”
“Ci deve essere rispetto reciproco tra le parti che competono per conquistare la maggioranza nelle elezioni”, dice il presidente della Repubblica invitando tutti ad abbassare i toni dello scontro che, con le amministrative alle porte, diventa ancor più rovente. Insomma, quella che Napolitano chiede il giorno dopo l'ennesimo attacco di Berlusconi alla magistratura è un'Italia “più serena, meno lacerata, meno divisa dalla lotta politica”. Un’Italia che sia rispettata in campo internazionale “per quello che sa dare”. L’opposizione plaude a Napolitano: “Non riesco a immaginare in questo momento la saldezza del nostro Paese senza questo presidente della Repubblica”, commenta il segretario del Pd Bersani. E l’appello del Capo dello Stato raccoglie il plauso di Lupi del Pdl. Ma la tensione resta alta. Berlusconi, che punta a più poteri per il presidente del Consiglio a scapito di quelli del Quirinale, vien duramente criticato dall'opposizione: Cesa dell'Udc lo invita sarcasticamente ad andare a Zelig, mentre secondo Bersani “nessuno ha mai avuto più potere di lui”. E il confronto elettorale a Milano è scosso dallo scontro tra Moratti e Pisapia: il sindaco uscente ha ricordato allo sfidante di essere stato condannato per il furto di un’auto; lui ha replicato parlando di accuse vergognose e annunciandole una querela per diffamazione.
Da Roma Francesco Bongarrà
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