E' un appello alla società civile, ma in testa alle istituzioni e alla scuola perché su una delle pagine più buie del secolo scorso non cada l'oblio e per la promozione “del senso individuale di responsabilità morale quale antidoto contro odio e intolleranza”. E' il giorno in cui tutto mondo torna a confrontarsi con la Shoa – scrivono i Capitani Reggenti, Luca Boschi e Mariella Mularoni – "per ricordare le vittime innocenti di una barbarie senza precedenti, per trasmettere testimonianze del sopravvissuti quale monito per il presente e per il futuro: tenere viva la memoria perché il ricordo stimoli la conoscenza, la riflessione e la responsabilità". La Reggenza sottolinea come la ferita aperta lasciata dalla Shoa sia fondativa anche del nostro presente, richiamando l'impegno che dal dopoguerra gli Stati europei e la comunità internazionale hanno profuso “per garantire il rispetto dei diritti umani”, perché non accadesse mai più. Davanti al rischio che le condizioni di incertezza e paura dell'oggi possano in qualche modo vanificare la lezione di quella esperienza la Reggenza chiede “consapevolezza che si traduca in impegno a contrasto dell'antisemitismo, dell'intolleranza, della discriminazione, impegno a non restare indifferenti al venir meno del rispetto dell'essere umano. Infine, il ricordo di chi allora mise a rischio la propria vita per offrire una possibilità di salvezza ad altri, certi che “il loro impegno di allora – dicono – possa rafforzare oggi una convivenza basata su rispetto della libertà e dei diritti fondamentali".
Giornata della Memoria, il monito della Reggenza: "Un impegno a non restare indifferenti"
27 gen 2020
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