Giornata della Pace: il messaggio dei Capitani Reggenti
SB
Ecco il messaggio integrale LL EE Andrea Belluzzi e Roberto Venturini
Oggi – 21 settembre – si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Pace, per difendere e promuovere quel diritto alla pace che trova un solido fondamento nella stessa Carta costituiva delle Nazioni Unite, il cui scopo principale è proprio il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Una ricorrenza che deve pertanto stimolare una riflessione profonda sul valore incommensurabile della pace e sollecitare un impegno generalizzato per contribuire a quelle condizioni di pacifica convivenza che soli possono permettere a tutte le persone e popoli della terra di vivere finalmente liberi dalla paura e dal bisogno. La presenza di conflitti e focolai di tensione a livello internazionale, la recrudescenza della barbarie cui porta la mancanza di considerazione e il disprezzo per i diritti e la dignità dell’uomo, l’esodo epocale che investe il nostro continente con migliaia e migliaia di esseri umani che fuggono dalla guerra, dalla persecuzione e dalla violenza, rendono impellente quella più stretta alleanza e cooperazione per trovare soluzioni pacifiche ai conflitti cui le Nazioni Unite in questa giornata esortano tutti. I singoli Stati, le Nazioni Unite e l’Unione Europa, la diplomazia e la politica internazionale possono e debbono operare congiuntamente per una pace che riposi sulle solide fondamenta di giustizia e libertà, di rispetto della libertà e dei più elementari diritti umani. Ma anche la società civile che deve spendere con competenza, passione e tenacia risorse ed energie per promuovere la cultura e la pratica della non violenza, del dialogo, della solidarietà e del rispetto dei diritti e della dignità umana. Ed il primo, inalienabile diritto è proprio quello alla vita che, purtroppo, anche oggi è cosi frequentemente e brutalmente violato per ragioni etniche e religiose. Con questo spirito, il Consiglio Grande e Generale della nostra Repubblica ha adottato lo scorso 24 aprile un ordine del giorno per ricordare e rendere omaggio - in questa giornata dedicata alla pace - alle tante vittime di genocidi, ovunque perpetrati, e per rafforzare l’impegno del nostro Paese a svolgere un ruolo vigile e attivo nella difesa degli inviolabili diritti umani. E per rafforzare ulteriormente l’impegno del nostro Paese per una cultura di pace, la Reggenza, in occasione di questa ricorrenza, rivolge l’invito a coltivare sempre più il dialogo in politica, quale condizione per proporre anche nei consessi internazionali la nostra Repubblica quale luogo di mediazione e di dialogo.