Giovani DC pungolano la politica: "Dov'è oggi il luogo della decisione?"
Provocatorio il tema scelto dalla scuola di formazione politica. Bugli invita il Governo a “decidere con coraggio e con una visione di paese". In dirittura d'arrivo il pdl sull'imprenditoria giovanile
La scuola di formazione politica quest'anno parte da una riflessione che è anche uno stimolo: “dov'è oggi il luogo della decisione?” C'è una visione del paese o i politici, affidandosi ai tecnici, sono diventati solo buoni amministratori? Un tema sentito dalle nuove leve del partito, che si interrogano e spronano in un momento in cui la pandemia ha cambiato le vite, creato incertezze e che richiede – come ricorda il relatore Pasquale Valentini – decisioni e scelte importanti. “Il desiderio dei giovani di informarsi è un segnale – dice – per politica e paese”. “Negli ultimi anni – afferma Lorenzo Bugli - abbiamo visto come la politica abbia a volte abdicato a quello che Platone definisce tecnica regia, ovvero il luogo della decisione, dando il potere alla tecnica. Abbiamo pungolato il Governo proprio perché dobbiamo riprenderci quel ruolo chiave, decidere con coraggio e con una visione del paese. Dobbiamo scegliere bene e con velocità”. Sabato pomeriggio il primo di quattro incontri a cadenza settimanale. Poi una pausa e un ciclo di confronti sull'Unione Europea.[Banner_Google_ADS]
“La politica è comunicazione e interazione fra le persone, non è solo dialogo ma anche ascolto”– afferma Massimiliano Vandi. Ne sono convinti i giovani Dc che solo una settimana fa incalzavano maggioranza e governo ad uscire dall'immobilismo. “L'ascolto e il coinvolgimento di tutti – continua Bugli - deve essere sempre al centro dell'azione politica di un esecutivo anche se forte nei numeri. Il nostro pungolo va in questa direzione. Non dobbiamo rischiare di perdere la fiducia dei cittadini. Proprio forti di quei numeri dobbiamo decidere e decidere bene per il paese. Fondamentale portare progetti di legge, concentrarsi sui temi. È questo quello che chiediamo noi dei GDC”.
Altrettanto provocatorio il titolo del periodico dei GDC “Azione” che chiede: “È un paese per giovani?”. Diversi i progetti di legge in cantiere. In dirittura d'arrivo proprio quello sull'imprenditoria giovanile, visto come motore di crescita di tutto il settore economico. “È il momento - dice Stefano Giulianelli - di fare il tagliando alla legge del 2015”. Per sburocratizzare si punta a sgravi riconosciuti d'ufficio senza passare attraverso il comitato valutatore, sostituito da un'assistenza di professionisti iscritti all'ordine per accompagnare l'attività nel percorso di crescita. E ancora: abbassare il capitale sociale minimo fino anche a solo un euro. “Meno gettito per lo Stato ma più indotto economico”. Da qui l'appello a maggioranza ed opposizione: “Dare spazio a nuove imprese e ai giovani – dice Bugli - è il punto di forza sul quale rilanciare San Marino”.
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