La disamina è seria: i Socialisti Riformisti ricordano le 243 aziende che al 31 dicembre hanno chiuso i battenti, 834 a gennaio hanno chiesto la sospensione della licenza, 745 sono i disoccupati, 1.973 i cassintegrati. E il governo? “E’ totalmente fermo – dicono – mette in campo iniziative sporadiche ma manca una visione d’insieme, un vero progetto di rilancio. E la situazione con l’Italia – aggiungono – è catastrofica: non solo la Finanza piantona i confini, ora ci si mette anche la Polizia stradale”. “Il Governo si era presentato come il governo delle meraviglie – rincara Federico Pedini Amati – ma finora ha raccontato solo bugie e favole. Sono autoreferenziali, si scontrano con tutto e tutti, che lo facciano con l’opposizione può starci, che lo facciano con le forze sociali ed economiche no”. Per Alfredo Manzaroli “serve una nuova classe dirigente, preparata e consapevole: e la gente deve sentirsi parte del cambiamento, riappropriandosi della sovranità”. E ancora, Manzaroli auspica decisi tagli alla spesa corrente: “Servono manovre coraggiose, gira voce che a fine anno mancheranno i soldi per pagare gli statali, la burocrazia per le imprese è soffocante, e perché mai gli imprenditori dovrebbero investire qui se non trovano più vantaggi che nel loro Paese? Ma anzitutto – conclude – serve stabilità, che ora manca: il governo resta in piedi perché c’è la legge elettorale”.
Francesca Biliotti
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