Giunte di Castello: voto esteso anche ai non sammarinesi, residenti da almeno 10 anni
Ampia condivisione in aula. Via libera definitivo atteso nel pomeriggio
Il 29 novembre a San Marino potranno votare, per la prima volta, alle elezioni delle Giunte di Castello, anche i cittadini non sammarinesi, residenti in territorio da almeno 10 anni. Nessuna contrarietà tra i gruppi consiliari. L'emendamento, proposto dal Governo, sarà votato dall'aula nel pomeriggio e c'è chi, come “Libera”, vorrebbe anche togliere il limite dei 10 anni di residenza ed estendere, ai residenti non sammarinesi, anche il diritto all'elettorato passivo (se residenti da almeno 5 anni).
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La riforma delle Giunte è arrivata al voto partendo da un testo organico predisposto dalla Consulta delle Giunte di Castello. Previste anche altre novità di rilievo su composizione delle Giunte, emolumenti, competenze. L'approvazione dell'articolato impegnerà l'aula con tutta probabilità per gran parte della seduta pomeridiana. In mattinata il Consiglio aveva ripreso i lavori autorizzando all'unanimità la proroga al 20 ottobre per la conclusione dei lavori della Commissione d'Inchiesta su banca Cis.
Ieri sera invece sono state approvate 3 delle ultime 4 istanze da votare entro il semestre. La prima chiede di rendere pubblici tutti gli atti sulle fusioni delle banche sammarinesi; la seconda mira a semplificare la regolamentazione dell’attività giurisdizionale; la terza è per l'inserimento sul sito web del Consiglio delle audioregistrazioni delle sedute. Respinta la quarta che chiedeva di rendere inalienabile il diritto all'abitazione principale, introdurre un nuovo sistema di edilizia popolare ed anche la garanzia di un’erogazione minima ininterrotta delle principali utenze domestiche alle civili abitazioni.