Giuramento del Giudice Bricchetti. Reggenza: "Il nostro Ordinamento richiamo per eminenti giuristi"
I Capitani Reggenti nel congratularsi per la nomina, rimarcano il rigoroso percorso di partecipazione che ha portato alla sua designazione e il prestigioso curriculum
Entra ufficialmente nel novero degli organi del potere giudiziario sammarinese, come Giudice d'Appello, il Presidente Renato Giuseppe Bricchetti. Il giuramento di fedeltà ed obbedienza alla costituzione della Repubblica davanti ai Capitani Reggenti Alessandro Scarano e Adele Tonnini, alla presenza del Segretario di Stato per la Giustizia Massimo Andrea Ugolini e del Dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio. Sancito da Bricchetti l'impegno a svolgere le funzioni demandategli dalla legge con zelo equanime e con tutta rettitudine e “sine odio metu vel amore” nell’interesse supremo del Paese.
Una prestigiosa carriera in magistratura nelle più Alte Corti, quella di Bricchetti, unita all'apprezzato impegno accademico: unanime la Sua designazione nel Consiglio Giudiziario del 14 aprile scorso al termine di una rigorosa selezione di illustri candidature.
“La conferma – sottolinea la Reggenza - che il nostro Ordinamento, del tutto singolare, continua ad essere fonte di richiamo per eminenti giuristi che provengono da esperienze diverse e che vi si avvicinano con interesse ed ossequio”. I Capi di Stato si soffermano a lungo proprio sull'unicità dell'ordinamento sammarinese che le riforme recentemente introdotte in ambito giudiziario hanno contribuito a rendere ancor più lodevole, in linea con gli standard europei e allo stesso tempo rispettose della tradizione sammarinese, “e per la cui formulazione – rimarcano nuovamente compiaciuti – va grande merito anche al Dirigente Canzio”. “Il Presidente Bricchetti da oggi – concludono Le Loro Eccellenze - sarà chiamato ad essere attore di questa riforma”.
Il Messaggio integrale dei Capitani Reggenti:
Desideriamo innanzitutto complimentarci con il Presidente Dott. Renato Giuseppe Bricchetti che, con il giuramento odierno, entra a pieno titolo nel novero degli organi del potere giudiziario, e dunque nel novero degli organi costituzionali della nostra Repubblica. Siamo certi che il giuramento appena prestato suggella l’assunzione convinta di un impegno che Ella – Presidente Bricchetti - saprà portare avanti con “zelo equanime e con tutta rettitudine”, in perfetto ossequio alle nostre leggi e al nostro ordinamento, così come sancito nella formula poc’anzi letta.
E’ un impegno gravoso, quello del magistrato - che Lei ben conosce; un impegno che richiede non solo sicura dottrina e competenza professionale, ma anche obiettività, equilibrio e autorevolezza nelle decisioni. E forte senso di responsabilità. Ma siamo convinti che Ella saprà perfettamente svolgere il ruolo delicato che Le viene assegnato e corrispondere, dunque, alle attese che le Istituzioni ripongono in Lei.
D’altra parte, il Suo autorevole curriculum - che spazia dalla prestigiosa carriera nella magistratura della Repubblica Italiana, dove ha ricoperto ruoli importantissimi nelle più Alte Corti, alla docenza accademica nei più apprezzati atenei - non può che assicurare l’espletamento dell’incarico con comprovata esperienza giuridica, saggezza ed equilibrio, ed anche con il giusto ossequio verso un Ordinamento – quello Sammarinese – del tutto particolare e che saprà interpretare certamente con sensibilità e rigore.
Siamo altresì certi che, nell’approcciarsi a questa nuova realtà istituzionale ed ordinamentale, troverà - pur nel rispetto della reciproca autonomia e indipendenza - la collaborazione e la disponibilità dei colleghi magistrati ed in particolare del Dirigente del Tribunale Presidente Canzio. Presidente Bricchetti, prima di concludere questo nostro indirizzo di saluto, ci sia consentito evidenziare come la Sua unanime designazione quale giudice d’appello da parte Consiglio Giudiziario– che abbiamo l’onore di presiedere – sia avvenuta nell’ambito di una rigorosa selezione che ha visto la partecipazione di un significativo numero di candidature, tutte di ragguardevole prestigio; candidature di illustri giuristi provenienti sia dal mondo accademico, sia da quello della magistratura, sia da quello dell’avvocatura.
Questo rappresenta per noi un onore e al contempo una conferma: l’onore di poter annoverare tra i giudici della Repubblica di San Marino un altro esperto del diritto, di chiara fama, sicura dottrina e grande esperienza che va ad arricchire l’elenco dei giureconsulti insigni che nel tempo hanno contribuito a consolidare e rafforzare la tradizione giurisprudenziale sammarinese; la conferma che il nostro Ordinamento, del tutto singolare, continua ad essere fonte di richiamo per eminenti giuristi che provengono da esperienze diverse e che vi si avvicinano con interesse ed ossequio, aderendo, dunque, in gran numero anche a selezioni per il reclutamento di nuovi magistrati.
Ordinamento peculiare – forse unico – che certamente hanno contribuito a rendere ancor più lodevole le riforme in ambito giudiziario recentemente introdotte, riforme in linea con gli standard europei e allo stesso tempo rispettose della tradizione sammarinese; riforme che vanno sostanzialmente a garantire una maggiore indipendenza ed autonomia della Magistratura in linea con le raccomandazioni internazionali e per la cui formulazione – ci piace rimarcarlo ancora una volta - va grande merito anche al Presidente Giovanni Canzio.
Ora è necessario che a queste riforme gli operatori della giustizia diano concreta attuazione. Come ha scritto il Presidente Canzio, infatti, anche un sistema giudiziario in astratto impeccabile non potrebbe funzionare in “assenza di attori all’altezza del compito” e “nessuna riforma della giustizia è realizzabile senza magistrati”.
Anche Lei, da oggi, Presidente Bricchetti sarà chiamato ad essere attore di questa riforma. Da oggi il Tribunale di San Marino – oltre ai giudici magistrati che da più tempo prestano il loro servizio - potrà contare anche sulla conoscenza, la competenza e l’esperienza da Lei acquisite in percorsi professionali di altissimo livello. La scelta corale del Consiglio Giudiziario di nominarla Giudice d’Appello è il riconoscimento della Sua Alta competenza ed esperienza e l’attestazione di una profonda stima e fiducia nei Suoi riguardi. Siamo certi che non saranno disattese.
Confidando in questo, Le rinnoviamo il nostro benvenuto in Repubblica unitamente al nostro profondo apprezzamento e agli auspici per un proficuo espletamento dell’Alto incarico conferitole, nell’interesse della giustizia e del Paese.
[Banner_Google_ADS]