Il nuovo governo egiziano ha giurato nelle mani del capo del consiglio militare Hussein Tantawi. Sull’onda della protesta di piazza, la nuova compagine messa a punto dal premier Sharaf include 14 nuovi ministri, tra i quali i titolari degli esteri e delle finanze. Rimangono al loro posto i ministri dell’interno e della giustizia. Il giuramento è avvenuto con tre giorni di ritardo per un malore del premier che era stato anche ricoverato. Alcune nomine sono poi cambiate in corsa: l’ultima, quella del ministro alle comunicazioni, sostituito all’ultimo per il suo coinvolgimento con una ditta egiziana con presunti legami con imprese israeliane. Annunciata anche la nuova legge elettorale, in vista delle elezioni del prossimo autunno e che si svolgeranno in tre fasi per garantire un miglior controllo dello scrutinio.
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