Giustizia: in arrivo il processo per direttissima
La scelta è della Commissione Affari di Giustizia, che nella sua penultima convocazione ha deciso di affrontare insieme questi rapporti, concedendo a Lanfranco Ferroni insediatosi da pochi mesi, i tempi debiti per formulare le proprie analisi e le proprie valutazioni. Quattro, invece, le priorità che dovrebbero vedere la luce a breve: la pubblicazione telematica delle sentenze, richiesta dagli operatori del settore da molti anni e mai realizzata, così come la proposta di un testo di legge per il cosiddetto “processo per direttissima” e l'introduzione del reato di corruzione privata, richiesto dagli organismi internazionali e dal Consiglio Grande e Generale nella passata legislatura. Renzi si sta anche confrontando con l'Ordine degli avvocati sul 199ter. I professionisti hanno inviato le loro posizioni la settimana scorsa e il completamento dell’iter di approvazione dell'articolo penale, dichiarato incostituzionale dal Collegio dei Garanti, dovrebbe essere a portata di mano. Il 199ter fu protagonista di uno scontro istituzionale altissimo. Dopo l'istanza sollevata dal giudice d'appello Brunelli, il Collegio dei saggi accolse il ricorso dai Michelangelo Fedele, condannato in primo grado a 7 mesi di prigionia e alla confisca di circa 500mila euro. L'Aula intervenne con due ordini del giorno votati all'unanimità chiedendo alla Reggenza di incontrare i Garanti per farsi portavoce della volontà di adeguarsi alle indicazioni degli organismi internazionali sul contrasto a terrorismo e riciclaggio. Il Collegio giudicò l'invito irricevibile, rivendicando l'autonomia dei poteri istituzionali.
Sonia Tura