Giustizia: Libera dalla Reggenza per esprimere preoccupazione per le “lacerazioni” in Tribunale
Espresso un “forte richiamo all'equilibrio”, condiviso – afferma Libera – anche dai Capi di Stato. A seguire una conferenza stampa per un punto della situazione sul dossier attualmente più divisivo in Repubblica
“Ad ogni azione corrisponde una reazione”; e dopo gli ultimi interventi sul Tribunale, in particolare la “defenestrazione” di Giovanni Guzzetta, ad essere danneggiato – sostiene Libera – è l'intero Paese, come dimostrano gli articoli comparsi sulla stampa italiana. Da qui la decisione di recarsi oggi dai Capi di Stato per manifestare preoccupazione per “le lacerazioni che stanno sempre più emergendo nell'ambito del Tribunale”.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Un “forte richiamo all'equilibrio – è stato dichiarato poi in conferenza stampa – condiviso anche dalla Reggenza”. “Dobbiamo trovare una via mediana – ha detto Enzo Semprini -, ma non sarà facile”. Giuseppe Morganti ha ricordato come sia stata espressa solidarietà ai Capi di Stato. Ora, ha aggiunto, è “necessario un passo indietro delle figure protagoniste di questo conflitto”; ma “non è facile dopo le decisioni prese in Consiglio Giudiziario Plenario”. Ciò che è più grave – ha affermato Morganti – è che “non abbiamo avuto dal Segretario di Stato Ugolini” garanzie sul fatto che i “falchi” “si limitino a questo risultato”; la preoccupazione di Libera è allora “che si voglia proseguire nella direzione già preconizzata” nella seduta del 13 luglio, con conseguenze definite drammatiche. Ma la Reggenza – è stato detto – è “consapevole di questo rischio”. “Il Paese – ha detto dal canto suo Luca Boschi - aveva estremo bisogno di equilibrio”; e invece, “dopo 7 mesi di Governo”, “siamo all'interno di una guerra totale”; ma le “prese di distanza da un certo modo di agire” sono sempre più numerose. “Il sospetto che la Maggioranza avesse interessi particolari da salvaguardare - ha detto Michele Muratori – lo avevamo avuto già nella scorsa finanziaria; poi la Legge 1 del 2020, le tante consulenze ad amici degli amici, lo spoil system, le azioni di responsabilità sul CIS. In questi mesi, ha concluso - se si esclude la fase emergenziale -, sono stati “presi provvedimenti solo per favorire qualcuno, lasciando indietro i comuni cittadini”.Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci - Libera