Giustizia: Renzi smentisce privilegi e forzature nello stipendio di Guzzetta

Quello assegnato dal Congresso di Stato a Giovanni Guzzetta, per il ruolo di Dirigente del Tribunale, è lo stesso stipendio attribuito a qualunque altro Commissario della Legge, così come prescrive la normativa vigente. Comincia così la nota diffusa dalla Segreteria alla giustizia che interviene “sulle tante falsità, scrive, sulla retribuzione di Guzzetta”.

Lo stipendio prevede inoltre 10 scatti di anzianità - di cui 3 maturati con la permanenza in seno al Collegio Garante in cui è stato nominato nel 2012 diventandone Presidente nel 2016 - e 7, rimarca la nota, a motivo della “chiarissima fama”, vale a dire in riconoscimento dei meriti acquisiti nel campo del Diritto. Dopo aver elencato il lungo curriculum di Giovanni Guzzetta, il Segretario Renzi scrive che sarebbe ”paradossale interpretare in maniera distorta la normativa vigente pretendendo che il Dirigente del Tribunale percepisca una retribuzione inferiore a quella dei Magistrati che dovrebbe, appunto, “dirigere”. Destituite di ogni fondamento, aggiunge Renzi, le interpretazioni circa una sua speciale retribuzione, come come le illazioni su inesistenti “indennità particolari”.

La durata dell'incarico di Dirigente è stata definita sulla base di quanto indicato dalla Legge mantenendo i 5 anni stabiliti dalla norma. Su questo tema, ricorda il Segretario alla giustizia, è stata presentata una interrogazione che avrà, nei prossimi giorni, risposta scritta. Una volta consegnata, conclude la nota, Renzi la renderà pubblica nella piena volontà di trasparenza.

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