E' stata una riunione fiume, quella del Consiglio Giudiziario Plenario che ha riunito, per oltre 6 ore, magistrati e politica a Palazzo Pubblico.
Come vi avevamo anticipato questa volta c'erano tutti: dal Magistrato dirigente Valeria Piefelici ai tre membri dimissionari della Commissione giustizia, Denise Bronzetti, Roberto Ciavatta e l'ex Presidente Massimo Ugolini.
Nei corridoi di Palazzo i racconti sono diversi e non verificabili anche perchè tutto è coperto da segreto.
Lo scontro senza dubbio c'è stato e i toni sono stati alti, soprattutto tra gli stessi Magistrati. Di fatto si è concluso con un ordine del giorno – anche questo subito segretato – che conterrebbe la censura del capo del Tribunale per il riferimento fatto, a suo tempo, in commissione affari di giustizia.
Una censura dunque, ma non una azione di sindacato che però potrebbe essere ancora promossa da 1/3 del Consiglio giudiziario plenario o ordinario, oppure sempre da 1/3 della Commissione per gli affari di giustizia. E' stata, come lasciava presagire il testo approvato dal precedente Consiglio giudiziario, una resa dei conti.
Ricordiamo che, in quell'ordine del giorno redatto dai magistrati e approvato all'unanimità, si valutavano “con grave stupore e profonda preoccupazione i riferimenti esternati avanti alla Commissione Consiliare per gli affari di giustizia dal Magistrato Dirigente”. Ieri, sul tavolo, tutti i documenti prodotti in quella occasione da Valeria Pierfelici.
Sembra certo che ora della questione discuterà il Consiglio giudiziario ordinario: vale a dire che il confronto sarà solo tra i magistrati, senza la politica.
Sonia Tura
Come vi avevamo anticipato questa volta c'erano tutti: dal Magistrato dirigente Valeria Piefelici ai tre membri dimissionari della Commissione giustizia, Denise Bronzetti, Roberto Ciavatta e l'ex Presidente Massimo Ugolini.
Nei corridoi di Palazzo i racconti sono diversi e non verificabili anche perchè tutto è coperto da segreto.
Lo scontro senza dubbio c'è stato e i toni sono stati alti, soprattutto tra gli stessi Magistrati. Di fatto si è concluso con un ordine del giorno – anche questo subito segretato – che conterrebbe la censura del capo del Tribunale per il riferimento fatto, a suo tempo, in commissione affari di giustizia.
Una censura dunque, ma non una azione di sindacato che però potrebbe essere ancora promossa da 1/3 del Consiglio giudiziario plenario o ordinario, oppure sempre da 1/3 della Commissione per gli affari di giustizia. E' stata, come lasciava presagire il testo approvato dal precedente Consiglio giudiziario, una resa dei conti.
Ricordiamo che, in quell'ordine del giorno redatto dai magistrati e approvato all'unanimità, si valutavano “con grave stupore e profonda preoccupazione i riferimenti esternati avanti alla Commissione Consiliare per gli affari di giustizia dal Magistrato Dirigente”. Ieri, sul tavolo, tutti i documenti prodotti in quella occasione da Valeria Pierfelici.
Sembra certo che ora della questione discuterà il Consiglio giudiziario ordinario: vale a dire che il confronto sarà solo tra i magistrati, senza la politica.
Sonia Tura
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