Si è presentata dalla Reggenza per rendere conto degli sviluppi politici di quella che sicuramente è stata tra le più anomale e tormentate crisi di Governo degli ultimi tempi. La delegazione del Partito incaricato, composta da Presidente, Segretario, Capogruppo e Capodelegazione al governo, è arrivata a Palazzo con qualche minuto d’anticipo rispetto all’orario prefissato, provata da quella che è stata una lunga notte di confronto politico. Una nottata che ha cambiato di colpo lo scenario che fino a qualche ora prima sembrava destinato ad una rinuncia del mandato e all’affidamento al secondo partito più rappresentativo. Con la Democrazia cristiana, infatti, fino all’ultimo è rimasto aperto il progetto di un governo di responsabilità, ma dopo il diniego democristiano il Psd ha optato per la conferma del quadro di centro sinistra e l’alleanza con Sinistra Unita, Democratici di Centro e Sammarinesi per la Libertà. Il via libera, dopo la disponibilità assicurata dalle altre 3 forze, è arrivato dal proprio parlamentino e ai Capi di Stato il Psd ha assicurato che ci sono le condizioni per dare vita ad un nuovo governo. Di qui la richiesta e l’ottenimento del mandato ufficiale, l’incarico cioè di riprendere un giro di consultazioni, questa volta limitato alle forze della annunciata coalizione. Lunedì 7 luglio, alle 13, il ritorno a Palazzo per presentare alla Reggenza la composizione del nuovo Governo.
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