Il governo ha giurato

Il governo ha giurato.
Hanno giurato di fronte alla Reggenza, secondo le formule di rito, e assunto immediatamente i pieni poteri. Per tre di loro si tratta del primo incarico di governo: Antonella Mularoni, che guiderà la Segreteria degli Esteri, Marco Arzilli, che assume la responsabilità politica dell’Industria, Commercio e Artigianato, Gian Marco Marcucci, segretario di Stato al Lavoro e alle Poste. La squadra si completa con Valeria Ciavatta, agli Affari Interni, Gabriele Gatti, alle Finanze e Bilancio, Romeo Morri, Pubblica Istruzione e Cultura, Claudio Podeschi, alla Sanità e Sicurezza Sociale, Gian Carlo Venturini, al Territorio, Augusto Casali alla Giustizia e Fabio Berardi al Turismo.
I 10 Segretari di Stato si sono riuniti poco dopo la sessione consigliare nella prima riunione dell’esecutivo, per avviare la loro azione di governo.
Un governo che arriva sei mesi dopo la crisi, tre settimane dopo l’esito delle urne. L’assemblea lo ha votato in mattinata insieme al programma di legislatura: 34 i voti a favore, 24 quelli contrari. Nella dichiarazioni a caldo i primi impegni dei vari segretari. Insediati anche i 10 nuovi consiglieri che prendono il posto dei segretari di Stato. Entrano in Consiglio: Antonio Battistini, Daniela Marchetti, Federico Bartoletti, Nadia Ottaviani, Denis Amici, Andrea Zafferani, Stefano Palmieri, Angela Venturini, Maurizio Rattini e Gian Nicola Berti. Nominati anche i sindaci di governo, Alessandro Scarano e Stefano Palmieri. Poi il nuovo Consiglio dei XII e il magistero di Sant’Agata.

Sergio Barducci

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