Governo, 3 decreti legge sul sistema bancario: "critiche strumentali, tuteliamo risparmiatori e depositanti"

Il Governo si presenta il sala stampa quasi al completo, pronto ad illustrare il pacchetto di provvedimenti legislativi e a rispondere punto per punto alle obiezioni dell'opposizione. La cessione di Asset a Carisp ha avuto ampia eco sulla stampa italiana che ha espresso – sottolinea Marco Podeschi – giudizio positivo a dimostrazione – afferma - che non stiamo facendo nulla di folle". Un'operazione di sistema – spiega il Segretario alle Finanze. Anzi, “di salvataggio di un'istituzione tecnicamente fallita”. Lo Stato “se ne fa carico tutelando risparmiatori e depositanti”. Si proteggono anche le obbligazioni subordinate, "scelta tutt'altro che scontata". “La situazione di Asset era pronta a deflagrare a breve, a prescindere - spiega Celli – dai provvedimenti di rigore di Bcsm”. Bisognava intervenire per scongiurare il peggio. A giorni - assicura – si tornerà alla normalità. Risultato che il Governo rivendica con forza. Per evitare fughe di liquidità, si interviene con obbligazioni triennali per le posizioni di Asset che superano i 50.000 euro, “permettendo il pieno ritorno all'operatività – continua Celli – dell'80% dei correntisti”. Chi parla di Bail-in o non sa cos'è o è in malafede”. L'articolo sulle azioni di responsabilità conferma la volontà dello Stato di attivarsi, insieme a Cassa, contro i responsabili di mala gestio. “Non ci faremo nessuno scrupolo”, aggiunge Celli. Il momento è difficile, con problemi di portata straordinaria che richiedevano -dice il Governo – risposte non ordinarie”. Non si torna indietro. Le critiche della Dc? “Strumentali”, per Andrea Zafferani. I crediti d'imposta – ricorda – sono una brutta eredità con cui ci troviamo a fare i conti.” Un pozzo senza fondo, senza limiti di importo né controllo reale dello Stato, che portano via entrate, tasse sugli utili, ritenute sugli interessi e nel caso di Cis – aggiunge - persino i contributi previdenziali.”Buffo – commenta – che attacchino noi”. Poter convertirli in debito pubblico, il cui tasso e durata sono ancora da stabilire, permetterà allo Stato di cristallizzare il credito, incamerando utili. Su Fondiss la parola a Franco Santi. “Nulla di scandaloso ma semplice operazione di sistema”. Il decreto non fa altro - spiega – che ribadire la scelta concordata con il comitato gestore e Bcsm per farla diventare ai sensi della legge banca depositaria. "Con il decreto permettiamo semplicemente a Banca Centrale di poter immetter queste risorse a titolo di liquidità nel sistema bancario". “Risorse – aggiunge Celli - che vengono garantite dallo Stato”. Contro le critiche delle ultime ore interviene Marco Podeschi. “Non sono sorpreso di ciò che abbiamo trovato e di quello che ancora troveremo. Spesso dall'opposizione abbiamo posto l'attenzione sulle criticità. Ciò che supponevamo si è rivelato drammaticamente vero”. Fa notare che in tanti sistemi finanziari alle prese con criticità bancarie, l'opposizione tende a fare sistema.
Vale ancora di più in un paese piccolo come San Marino che – ricorda - non aderisce all'Unione Europea e quindi non deve attenersi alle disposizioni comunitarie che tanto clamore stanno scatenando in Italia per i vari salvataggi bancari. Infine, una frecciatina all'onorevole Tancredi che qualche giorno fa criticava Governo e Banca Centrale: “vorrei ricordare che non facciamo distinzioni territoriali – dice Podeschi - diamo tutela a dipendenti, azionisti e depositanti senza guardare alla residenza”.
Nel servizio l'intervista al Segretario alle Finanze Simone Celli.

MF

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