Qualcosa è cambiato, dopo le dichiarazioni della scorsa settimana. Nessuna stroncatura della finanziaria da parte di banche e categorie economiche. Il bilancio – dicono - contiene provvedimenti di breve termine. Sicuramente il Paese ha bisogno di riforme. E il vice presidente di Abs invita anche la politica a fare squadra. Anche l'Anis ammorbidisce i toni e consegna una serie di proposte che indicano come prioritario l'abbassamento della spesa corrente al 70%, riducendo per esempio di almeno 1.500 unità in 8 anni i dipendenti pubblici. Servono le riforme ma anche progetti concreti come la realizzazione di un bacino idrico, di un'area di primo stoccaggio per i rifiuti e la privatizzazione di alcune attivita' come il servizio rotta neve. Soddisfatta anche l'Osla che dice: i correttivi possono essere condivisi. Lo sciopero e' una presa di posizione superata che non condividiamo. Sul fronte opposto l’Usot. Il presidente Paolo Rossi non cambia infatti idea e boccia senza mezzi termini l'imposta complementare sui servizi e la decisione del governo di non aumentare la quota sociale in Aeradria. Faremo i disobbedienti, anticipa, se non otterremo qualcosa.
Nel video le interviste a Pier Paolo Fabbri, presidente Abs, Vincenzo Tagliaferro, direttore Banca di San Marino, Paolo Rondelli, presidente Anis e Luigi Tintini, presidente Osla.
Sonia Tura
Nel video le interviste a Pier Paolo Fabbri, presidente Abs, Vincenzo Tagliaferro, direttore Banca di San Marino, Paolo Rondelli, presidente Anis e Luigi Tintini, presidente Osla.
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©