Governo Monti. La politica sammarinese già al lavoro per allacciare contatti

Governo Monti. La politica sammarinese già al lavoro per allacciare contatti.

Non è elegante commentare il governo di altri. Ma gli occhi del Titano oggi erano puntati su Roma, in attesa di conoscere la lista dei ministri del governo Monti. Perché dopo l’ultimo incontro tecnico con i rappresentanti del Ministero delle Finanze, della Giustizia e degli Interni, di Bankitalia e della Guardia di finanza, insieme ai ministri plenipotenziari della Farnesina, vale a dire con le persone che prepareranno il “rapporto San Marino” da presentare ai nuovi ministri, l’ultima parola spetta proprio a loro. Il problema numero uno è il tempo. Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha già detto che non ci saranno passaggi in corsa, perché di corsa permanente si tratta. L’Italia ha fretta. E il Titano non può permettersi di perdere ancora tempo dopo il nulla osta tecnico. I punti di contatto sono diversi. Giulio Terzi di Sant'Agata, alla guida della Farnesina, conosce bene la situazione della Repubblica. Di recente, ha voluto la presenza di San Marino, durante il ricevimento dato a margine dell’assemblea generale dell’Onu a New York, occasione che ha visto anche la presenza di Giulio Tremonti. Per lui il ritorno a Roma da ministro rappresenta il coronamento di una lunga carriera che lo ha visto ricoprire i principali incarichi della diplomazia italiana. Ottimo anche il rapporto tra San Marino e la Comunità di Sant’Egidio, ricevuta nel settembre scorso dalla Reggenza e che vede nel neoministro alla cooperazione internazionale Andrea Riccardi, il suo fondatore. Conosce bene il Titano anche il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, che torna a Palazzo Chigi dove è già stato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sonia Tura

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