Il governo rilancia. "Siamo coesi, lasciateci lavorare"
Con una botta d'orgoglio il governo tira le somme di questo 2015 preparandosi a raccogliere quanto seminato nel 2016. Una risposta indiretta alle critiche che, durante e dopo la discussione della legge di bilancio, sono arrivate dalla maggioranza. Serve stabilità per completare il percorso intrapreso, affermano i 9 Segretari di Stato, puntando il dito verso chi è contro a prescindere e vuole arrestare lo sviluppo. L'Esecutivo si sofferma sulla stabilità dei conti pubblici e del sistema finanziario, sul lavoro, sul negoziato con l'Europa. Tutto, afferma Pasquale Valentini, ci conferma che la direzione è giusta. Il Segretario alle finanze ricorda gli anni in cui il disavanzo segnava grosse cifre. Nel 2014 il primo piccolo avanzo, il 2015 chiuderà in un equilibrio confermato anche per il 2016. Abbiamo raggiunto la stabilità dei conti pubblici, dichiara Giancarlo Capicchioni. Adesso comincia la parte più difficile: ricostituire le riserve attraverso economie e investimenti in grado di aumentare le entrate. Da gennaio arriveranno i primi 10 milioni per gli investimenti in infrastrutture e, conferma Antonella Mularoni, serviranno per i parcheggi, il polo scolastico, gli interventi utili al centro storico. Ma, sottolinea il Segretario al territorio e con lei tutto il Congresso di Stato, dobbiamo dimostrare di essere un Paese affidabile non uno Stato che fa fuggire gli investitori. Nel 2015 si sono già visti i primi segnali di ripresa, ribadisce Marco Arzilli. Tutto fa pensare che il prossimo sarà l'anno del consolidamento. Il parco scientifico e tecnologico ha registrato 25 imprese in un anno. L'ufficio marchi e brevetti ha visto una crescita di oltre il 40%. L'aviazione registra introiti importanti senza creare danni al Paese. L'omologazione dei veicoli nel 2016 produrrà effetti importanti con nuovi investitori. E dopo 4 anni diventa operativo l'ufficio trasporti. Il Segretario agli interni ricorda i passi in avanti nel settore giustizia e nella pubblica amministrazione: 4.100 dipendenti nel 2014, 3.760 nel 2015. E gli investimenti nella sicurezza con il potenziamento delle telecamere ai confini, 300mila euro destinati alle attrezzature, corsi per formare il personale e rafforzamento dei corpi. Iro Belluzzi lavora alla riforma del mercato del lavoro che, dice, arriverà a breve e anticipa che a fine anno il numero dei disoccupati sarà inferiore a quello registrato nel 2014. Dobbiamo difenderci da una azione distruttiva che sta venendo dall'interno del Paese, sottolinea il Segretario al lavoro, da un opera di delegittimazione che arriva dalla stessa informazione. Non vogliamo scorciatoie come il salario di cittadinanza, puntualizza: serve sviluppo. Il Segretario alla sanità anticipa, per il 12 gennaio, i primi confronti sulla riforma delle pensioni. In base alla nostra capacità di sviluppo, puntualizza, avremo la pianificazione del percorso. Ma, sottolinea Mussoni, per riformare le pensioni serve la squadra. Non si devono creare false paure perchè il fondo ha una forte solidità. Aldilà delle apparenze, ribadisce il Segretario alla cultura, il governo ha una forte unità di intenti. Siamo una squadra che ha una visione comune e i risultati si vedono, afferma Morganti. Il Paese è tornato stabile e oggi si può parlare di futuro e sviluppo perchè ci sono le fondamenta su cui costruire. La Repubblica è passata attraverso un lungo sonno, aggiunge Teodoro Lonfernini. Oggi siamo in fondo alla grande macchina che abbiamo dovuto accendere per riformare il Paese. Possiamo affrontare il futuro con più tranquillità. Desideriamo continuare il lavoro, ribadisce il Segretario al turismo, perchè stiamo operando anche per chi verrà dopo di noi.
Sonia Tura
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