Governo, tolleranza zero ma senza caccia alle streghe: “I fatti vanno assolutamente chiariti”
A seguito di una serie “di congetture, affermazioni, ritrattazioni, conferme e smentite su quello che in questi giorni sembra essere diventato il caso politico del secolo e che se confermato assumerebbe le connotazioni di un episodio molto imbarazzante”, il Congresso di Stato interviene con fermezza “sulla questione delle presunte violazioni delle norme anticovid del primo aprile da parte di esponenti politici” e pretende la massima chiarezza sull'accaduto.
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“Quella che deve prevalere – sostiene il Governo - deve essere sempre e soltanto la verità”, verità “appurata da indagini precise e scrupolose, condotte da chi ne ha facoltà e non dalle voci di piazza, da una rabbia scatenata ad hoc per spingere qualcuno a pagare prima ancora che vengano verificate le sue eventuali responsabilità”.
“Se qualcuno ha sbagliato – sottolinea l'Esecutivo - ovviamente dovrà risponderne, prima all’autorità giudiziaria e poi eventualmente sotto il profilo politico, senza sconti o favoritismi di sorta.
Nella seduta di domani – fanno sapere - il Congresso di Stato intende affrontare con rigore l’intera vicenda e avvalersi degli strumenti giuridici e democratici per conoscere le dinamiche dei fatti e procedere alle contestazioni di eventuali responsabilità ma lontani da chi strumentalmente giudica e condanna, da chi critica o giustifica in nome di una legge morale superiore perfino all'autorità precostituita e da una insana caccia alle streghe”.
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