Il Governo in tre mosse
Non svelano, i quattro rappresentanti del Patto per San Marino, nomi e deleghe del prossimo esecutivo ma si limitano ad annunciare l’intesa raggiunta sulla rappresentatività proporzionale: 5 Segreterie di Stato alla Lista Dc-EpS-Arengo e Libertà, 2 ad Alleanza Popolare, 2 alla Lista per la Libertà e una all’Unione dei Moderati.
La delegazione della lista democristiana vedrà poi la partecipazione di un esponente degli Europopolari e uno di Arengo e Libertà. Si procede attraverso tre fasi distinte: la definizione proporzionale del Congresso di Stato, l’assegnazione delle deleghe e, in ultimo, gli incarichi individuali.
Martedì, dopo la sessione consigliare in cui si insedierà la Giunta per le elezioni, un nuovo vertice dovrebbe dare il via libera alle deleghe, tenuto conto del peso di ogni dicastero e di quello elettorale. Poi la fase dei nomi, la più delicata. “Ogni lista – afferma Pasquale Valentini – dovrà decidere in autonomia tenendo presente la domanda di rinnovamento ma anche la necessità di mettere in campo persone con adeguata capacità e competenza”.
L’unica nomina certa, per ora, sembra quella di Antonella Mularoni agli Esteri, forte la candidatura di Gatti alle Finanze, insistente la voce sulla conferma di Valeria Ciavatta agli Interni. Ma è tutto prematuro, per ora si mette l’accento sull’organismo che dovrà tenere le redini del Governo: impostare la linea politica, assicurare il raggiungimento degli obiettivi, coordinare l’azione dell’esecutivo. Una guida politica, in definitiva, che dovrà assumere il ruolo che solitamente spetta al Premier, figura non prevista nel nostro ordinamento.
Qui, con tutta probabilità, siederanno gli uomini più rappresentativi delle quattro liste. Forse non è per caso che Pasquale Valentini lasci intuire una sua permanenza alla guida della Dc, in una Segreteria forte che porti un contributo fattivo in questo organo di coordinamento. Alleanza Popolare dovrà rinnovare presto i suoi dirigenti ma anche qui tutto lascia presagire che Mario Venturini mantenga il coordinamento del movimento.
Sergio Barducci