Dal piano programmatico si sposta a quello politico il dialogo per l’illustrazione del programma di governo. L’uno di fronte all’altro, per la prima volta i due poli in via di definizione. Da una parte la maggioranza di centro sinistra dall’altra il gruppo di coordinamento composto da DC, Popolari, Alleanza Nazionale e Noi Sammarinesi. Oggetto del confronto certamente gli impegni del futuro esecutivo, gli obiettivi programmatici, ma anche le strategie politiche, gli aspetti della nuova legge elettorale, la formazione delle coalizioni. E’ entusiasta dell’avvenimento il presidente del PSD Giuseppe Morganti che definisce quasi storico il momento, il confronto fra due schieramenti proprio come prevedono le nuove regole del voto. Decisamente più freddo Pasquale Valentini che vede nel colloquio solo il confronto fra una maggioranza nata dalla crisi di governo e il lavoro del Gruppo di coordinamento, che ha intrapreso un percorso preciso per cambiare il modo di fare politica. Sul programma – dichiara Valentini – è mancato il confronto della maggioranza con le forze che rappresentano una grossa percentuale dell’elettorato, e questa – aggiunge – la riteniamo una pecca, una macchia con la quale nasce la nuova maggioranza. Sui punti specifici – assicura Valentini – faremo sentire la nostra voce nella sede adatta, il Consiglio Grande e Generale.
Anche gli Europopolari annunciano una presa di posizione costruttiva ma rigorosa, siamo – ha dichiarato Gianmarco Marcucci - un partito di opposizione e svolgeremo con determinazione il nostro ruolo. Nel documento programmatico gli Europopolari intravvedono il tentativo di introdurre alcuni temi da loro sollecitati, come la questione dei giochi, il territorio, le residenze e la cultura, ma adesso – affermano – si dovrà verificare come intenderanno applicare i principi enunciati. Assolutamente contrari a quella legge sulla giustizia, che ha scatenato la crisi, e che invece il programma prevede di ripresentare, seppure con qualche modifica non ancora indicata.
Nulla di nuovo per i Nuovi Socialisti, che nel colloquio di oggi non registrano nulla di rilevante. Faremo opposizione costruttiva, dichiarano, annunciando così il loro voto contrario quando la nuova maggioranza chiederà la fiducia all’aula per l’insediamento del governo.
I Sammarinesi per la libertà rimarcano i punti che a loro stanno più a cuore e ribadiscono la volontà di anteporre i contenuti alle formule. Parliamo cioè di cose da fare e rimandiamo il confronto sulle coalizioni. Sulla posizione da tenere in aula consigliare sarà il direttivo di questa sera a decidere.
Anche gli Europopolari annunciano una presa di posizione costruttiva ma rigorosa, siamo – ha dichiarato Gianmarco Marcucci - un partito di opposizione e svolgeremo con determinazione il nostro ruolo. Nel documento programmatico gli Europopolari intravvedono il tentativo di introdurre alcuni temi da loro sollecitati, come la questione dei giochi, il territorio, le residenze e la cultura, ma adesso – affermano – si dovrà verificare come intenderanno applicare i principi enunciati. Assolutamente contrari a quella legge sulla giustizia, che ha scatenato la crisi, e che invece il programma prevede di ripresentare, seppure con qualche modifica non ancora indicata.
Nulla di nuovo per i Nuovi Socialisti, che nel colloquio di oggi non registrano nulla di rilevante. Faremo opposizione costruttiva, dichiarano, annunciando così il loro voto contrario quando la nuova maggioranza chiederà la fiducia all’aula per l’insediamento del governo.
I Sammarinesi per la libertà rimarcano i punti che a loro stanno più a cuore e ribadiscono la volontà di anteporre i contenuti alle formule. Parliamo cioè di cose da fare e rimandiamo il confronto sulle coalizioni. Sulla posizione da tenere in aula consigliare sarà il direttivo di questa sera a decidere.
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