"Grandangolo": incontro pubblico sull'integrazione europea
Il rapporto tra i piccioli stati e più in generale del loro processo di integrazione con l’Unione europea è stato analizzato da Filippo Andreatta, docente in scienze politiche e relazioni internazionali all’Università di Bologna. Ha ricordato, dal dopoguerra a oggi, tutto il percorso che ha portato gli stati europei a unirsi, con uno spaccato sul recente allargamento, che da primo gennaio ha portato Eurolandia a 27 stati membri, con l’ingresso di Romania e Bulgaria.
Focus poi sui piccoli stati. Andreatta ha invitato San Marino a far si – è questa una delle strade possibili – che si possa trovare un terreno comune con i piccoli stati europei, che hanno le stesse peculiarità - come Andorra, il principato di Monaco, il Liechetestein - per trovare punti di convergenza e fare fronte comune davanti all’Unione Europea.
Sollevato anche il dubbio che l’Ue voglia comunque le piccole realtà al suo interno.
Spazio poi al dibattito, che ha visto posizioni diverse sull’ adesione o meno da parte sammarinese.
L’obiettivo per Grandangolo era comunque di andare al di là del dilemma "aderire o non aderire", per contestualizzare meglio il ruolo della Repubblica da un punto di vista politico.