Dopo 24 ore di fibrillazione Lucas Papademos, 65 anni, economista ed ex vice presidente della Banca centrale europea, è stato nominato premier del nuovo governo di coalizione greco. L’incarico è stato conferito dal presidente Papoulias, come ha annunciato una fonte del palazzo presidenziale, affidandogli l’incarico di formare il nuovo governo, al termine di oltre 4 ore di riunione tra il presidente e i leader dei partiti. Secondo indiscrezioni, avrebbe espressamente chiesto che l’accordo con l’Unione Europea dovrebbe essere sottoscritto da tutti i partiti. Sulle elezioni, il 19 febbraio per Papademos non è sufficiente per portare a termine gli obiettivi del governo, che giurerà domani. “Risolveremo i problemi – ha detto il neo premier – l’economia della Grecia deve affrontare problemi enormi”, e dopo aver ricordato di non essere un politico ma un esperto di economia, ha concluso che la permanenza della Grecia nell’eurozona “è una garanzia di stabilità monetaria”. La commissione europea tra l’altro rivede al ribasso le previsioni sulla Grecia, che resterà in recessione anche l’anno prossimo, con un calo del Pil del 2,8%, rispetto all’1,1% previsto in primavera. Il ritorno alla crescita è previsto solo nel 2013 con un +0,7%.
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