Sembrava fatta per il nuovo premier, Lucas Papademos, ma la candidatura ha incontrato intoppi, e la decisione è stata rinviata. A quanto pare i problemi sono sorti con entrambi i partiti, soprattutto all’interno del Pasok, dove un ruolo decisivo lo ha avuto il ministro delle finanze Venizelos che non era d’accordo sul nome di Papademos. Tra i papabili rispunta anche il nome dell’attuale presidente del Parlamento greco, Petsalnikos, indicato da diversi esponenti del Pasok e di Nea Democratia, principale partito di centrodestra. In un colloquio telefonico col presidente francese Sarkozy, il premier uscente Papandreu ha promesso la formazione imminente di un nuovo governo: la tabella di marcia prevedeva l’incontro col presidente della Repubblica Papulias, e subito dopo coi leader di tutti gli altri partiti politici, eccezion fatta per il Partito comunista di Grecia e di Syriza che non hanno accettato l’invito. Papandreu comunque assicura di avere pronto un nuovo governo, grazie all’accordo con le forze politiche, che farà superare la crisi al Paese e lo terrà nell’Eurozona.
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