Gruppo consiliare Ps: allargare politica estera ad area Mediterranea
Abbiamo registrato positivamente la disponibilità del Governo ad avviare da subito un confronto con le forze politiche e le parti sociali per definire i contenuti e le modalità attraverso cui si dovranno sviluppare le trattative con le autorità comunitarie.
Sulla collocazione internazionale di San Marino è doveroso ricercare una forte unità di intenti, andando oltre alla battaglia politica quotidiana. L'interesse generale della nostra comunità deve venire prima di ogni altra cosa.
Occorre individuare il giusto equilibrio tra le inevitabili cessioni di sovranità derivanti dall'applicazione delle quattro libertà fondamentali e le rilevanti opportunità che invece si potrebbero aprire per il Paese in molteplici settori.
Confidiamo che il Governo si metta all'opera per far si che il negoziato possa partire al più presto, magari definendo già dalle prossime settimane una road-map con i vari adempimenti e i relativi tempi di attuazione. Bisogna evitare ulteriori ritardi che impatterebbero negativamente sul futuro del Paese.
Nel corso del dibattito abbiamo mantenuto un approccio pragmatico, avanzando alcuni suggerimenti concreti per dare maggiore incisività all'azione del tavolo negoziale.
In primo luogo riteniamo prioritario il potenziamento del Gruppo Negoziatore, reperendo ulteriore risorse umane dotate di elevata competenza.
Sarebbe interessante affidarsi a tecnici di piccoli Stati europei – come ad esempio Malta e Lussemburgo – che sono già pienamente integrati nell'Unione Europea. È limitativo rivolgersi in via esclusiva a professionisti italiani.
Vogliamo anche ribadire che a nostro parere il Gruppo Negoziatore non può avere soltanto una funzione tecnica. C'è la necessità che sia investito di una visione politica molto più accentuata rispetto a quella attuale.
Siamo perfettamente consapevoli che la definizione della versione integrale dell'accordo quadro di associazione con l'Unione Europea richiederà tempi piuttosto lunghi.
Chiediamo perciò al Governo di verificare la possibilità di chiudere anticipatamente specifici accordi settoriali su materie in cui la Repubblica di San Marino ha già recepito il diritto comunitario.
Se ben giocata, la partita della maggiore integrazione europea rappresenta una grandiosa opportunità di crescita economica, sociale e culturale per la comunità sammarinese.
Per questo sosteniamo che la nostra politica estera debba essere gestita con la determinazione e il coraggio di chi intende essere riconosciuto come un interlocutore significativo all'interno della comunità internazionale.
Ci sono dinamiche che – direttamente o indirettamente – investono San Marino, nelle quali sarebbe possibile ritagliarsi un ruolo attivo con conseguenti benefici in termini di immagine e di opportunità.
Ci riferiamo all'ipotesi di costituzione della macro-regione Adriatico e Ionica per implementare la cooperazione economica e commerciale tra i Paesi dislocati sulle due sponde del Mare Adriatico; pensiamo ad un impegno più incisivo per allargare la rete di accordi nell'area mediterranea; non trascuriamo la possibilità che lo Stato Sammarinese si ponga come "mediatore" nel contenzioso tra Unione Europea e Russia, esportando il proprio modello negoziale alle repubbliche dell’ex Unione Sovietica.
Questa è la politica estera che vorremmo venisse praticata dalle autorità di governo del nostro Paese.
Forse verremo accusati di essere troppo ambiziosi, ma è l'unica strada percorribile per permettere alla Repubblica di San Marino di acquisire dignità e autorevolezza nel dibattito politico internazionale.
Raccogliamo questa sfida.
Senza paura".
comunicato stampa
gruppo consiliare socialista