Guerra in Ucraina: agli Spring Meetings l'FMI invita alla cooperazione multilaterale

La Segreteria alle Finanze traccia un bilancio degli incontri di primavera del Fondo Monetario Internazionale e del Consiglio dei Governatori del Gruppo della Banca Mondiale

Guerra in Ucraina: agli Spring Meetings l'FMI invita alla cooperazione multilaterale.

Sette giorni di incontri virtuali, con Banche Centrali, Ministri delle Finanze e dello Sviluppo, dirigenti del settore privato, rappresentanti di organizzazioni della società civile e accademici. Al centro questioni di interesse globale: prospettive economiche mondiali, battaglia alla povertà, sviluppo economico ed efficacia degli aiuti, alla luce dei nuovi scenari dovuti a pandemia e guerra in Ucraina.

Fari puntati anche su moneta digitale e su come l'aumento record del debito privato rischia di rallentare la ripresa economica globale. La seconda giornata è stata, invece, incentrata sulle sfide dell'economia dopo che il Fondo Monetario ha annunciato tagli alle prospettive di crescita globale, con un focus sui rischi dell'inflazione alla stabilità finanziaria e su come i vari paesi possono beneficiare della digitalizzazione in modo sostenibile. Sottolineato, inoltre, come il conflitto in Ucraina abbia portato a una costosa crisi umanitaria, con pesanti ricadute economiche e finanziarie in un momento in cui l'economia globale non si è ancora ripresa dalla pandemia.

Anche quest’anno – rimarca la Segreteria Finanze - gli Spring Meetings hanno rappresentato per San Marino un’importante occasione di confronto con organizzazioni internazionali e altri Paesi membri su tematiche di stretta attualità per il paese, specie in considerazione delle nuove e importanti sfide in ambito economico-finanziario e di politica economica. E sul conflitto tra Russia e Ucraina è stata sottolineata con forza dallo stesso FMI la necessità di attuare una cooperazione multilaterale, mediante un’azione sinergica e strutturata di tutti i Paesi membri, per affrontare al meglio le conseguenze umanitarie della guerra, ridurre il rischio di un'ulteriore frammentazione economica e fronteggiare le vulnerabilità legate alla liquidità globale, al debito, alla sicurezza alimentare, al cambiamento climatico e alla pandemia sanitaria.

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