Guidi (Finanze): "Speriamo che il bilancio in pareggio ci dia argomenti in più con il FMI"
Rimane il rammarico per lo strappo con le opposizioni. Si dice dispiaciuta per una decisione “inaspettata”. Dallo sciopero generale e dallo scontro politico “occorre ripartire – dice - dal dialogo, abbattere i muri mattone dopo mattone”. In gioco ci sono riforme indispensabili, richieste a gran voce dall'intera aula, compresa la maggioranza, e che lo stesso Fondo Monetario si aspetta condivise. Ma quanto c'è del Segretario Guidi nella Finanziaria? “La finanziaria è stata scritta a più mani. Ciò a cui tengo particolarmente sono gli investimenti nelle infrastrutture. Sono stati fatti – spiega – tanti stanziamenti. Il paese ha bisogno di polo scolastico, parcheggi, nuove sedi per gli uffici perché ci sono tanti affitti che oggi siamo costretti a pagare. È la parte sulla quale sono più speranzosa”.
Sui fondi pensione si è consumato lo scontro più grande con minoranza e sindacati. I riflettori sono tutti puntati su una riforma previdenziale indispensabile. Il sistema – spiega il Governo – non regge.
Lo Stato si è preso del tempo per darsi respiro. Avrebbe dovuto depositare nel fondo circa 27 milioni e 500. Per legge, infatti, il contributo va dal 5% ad un massimo del 25% del totale dei contributi incassati. Verranno restituiti 19 milioni in dieci anni. “Al tavolo col sindacato abbiamo fatto presente che non eravamo nella possibilità in questo momento di depositare tutto lo sbilancio del fondo, che avremmo rateizzato. Abbiamo cercato fino in fondo l'accordo. Purtroppo i cambiamenti demografici e le condizioni economiche differenti di gettito delle entrate non ci danno la possibilità di partecipazione dello Stato totale allo sbilancio del fondo pensioni. Ci metteremo al tavolo, valuteremo i numeri anche per la differenza che rimane da versare”.
Pareggio di bilancio per proporsi in maniera credibile a potenziali investitori, per rapportarsi con autorevolezza – è stato detto - con tutti gli organismi internazionali. Significa andare dal Fondo Monetario più forti? Eva Guidi sorride. “Con il pareggio dimostriamo di avere la situazione sotto controllo. Quando il fondo verrà, nell'ultima settimana di gennaio, gli mostreremo quanto fatto, gli spiegheremo che certe riforme non sono state compiute per renderle più condivise e cercheremo soluzioni anche per ristrutturare il settore bancario. Speriamo che il bilancio in pareggio ci dia qualche argomento di serietà in più”.
MF