I gruppi consiliari si dimettono insieme. Si attende la data delle elezioni
Liste e Coalizioni dovranno essere presentate 40 giorni prima delle consultazioni elettorali
Al termine di un Ufficio di Presidenza convocato d'urgenza i gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione rassegnano, insieme, le dimissioni. Ora spetta alla Reggenza emanare il Decreto di scioglimento del Consiglio – atteso a breve - in cui verrà fissata la data delle elezioni che dovrebbero svolgersi a fine maggio o inizio giugno.
Nel frattempo ha informato il Congresso di Stato sull'evolversi della situazione. In Ufficio di Presidenza, durato un'ora, si respira un clima sereno. Tra le richieste avanzate, da inserire nel Decreto di scioglimento, affinché vengano svolte durante l'ordinaria amministrazione, il completamento del Collegio Garante, la nomina del comitato di sorveglianza del progetto npl e l'attuazione di quanto deliberato nell'ultimo Consiglio rispetto all'Accordo di Associazione, compresa la garanzia di funzionamento della commissione mista nella fase di transizione verso la nuova legislatura.
Riguardo alle regole del gioco, liste e Coalizioni dovranno essere presentate 40 giorni prima delle consultazioni elettorali. Se Rete ha già annunciato che correrà da sola, Psd e Libera dovranno sciogliere il nodo se presentarsi alle urne come coalizione o lista unica. “La nostra ferma intenzione – scrivono in una nota congiunta - è impegnarci per un progetto riformista ambizioso”, e annunciano di essere già al lavoro “per preparare una proposta politica rinnovata, capace di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei concittadini”.
I vertici di Pdcs, AR e Domani Motus Liberi in Ufficio di Presidenza si mostrano compatti. Riguardo alla lettera di dimissioni, Via delle Scalette parla di “scelta di responsabilità, vista l'attuale situazione politica e i recenti avvenimenti che hanno reso evidente la necessità di una nuova maggioranza in grado di traghettare il Paese verso la prossima fase”. L'aggregazione politica per la formazione di un nuovo Governo sarà caratterizzata da centralità dei contenuti, prevalenza dei temi e delle proposte, responsabilità, coerenza, visione del Paese. Il PDCS intende lavorare nel solco di un percorso già avviato in questi anni, e che – afferma – avrà come priorità il perfezionamento dell'accordo di associazione Ue e il raggiungimento di un periodo di stabilità.
Mentre AR, in un comunicato, parla di decisione non semplice, “presa dai firmatari con la consapevolezza dell'importanza di un impegno ancora più attento e profondo al servizio della Repubblica e dei suoi cittadini, prendendo le distanze da coloro che ancora mirano a determinare e dettare la linea politica di San Marino agendo da dietro le quinte”.
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