Ieri il primo appuntamento di Noi Sammarinesi con la popolazione
La legalità, la trasparenza, i controlli e quindi anche le infiltrazioni a San Marino di mafia, ndrangheta, camorra. Fenomeni che gli esponenti di Noi Sammarinesi - dal coordinatore Gattei, al consiliere Berti e al Segretario di Stato Arzilli – intedono contrastare concretamente. I rischi a cui è esposto il sistema – è stato detto – già nel 1993, in una sentenza del giudice Emiliani, erano stati delineati con chiarezza. Ma in passato la scarsa efficacia dei controlli, a tutti i livelli, ha permesso alla criminalità di entrare grazie anche a complicità attive o passive. Dito puntato, quindi, contro il fenomeno dei prestanome che ha messo a nudo la necessità dello scambio di informazioni, non solo a livello bancario e finanziario, ma anche tra le polizie. Qualcosa, tuttavia, è stato evidenziato, si sta muovendo. Gli uffici di controllo sulle società e di collegamento con le autorità italiane, stanno dando ottimi risultati e contemporaneamente vengono sospese o revocate le licenze alle attività che operano senza i crismi della legalità e della trasparenza. Secondo gli esponenti di Noi sammarinesi è fondamentale evitare divisioni o strumentalizzazioni a fini politici: serve unità perché altrimenti è la stessa esistenza della Repubblica che rischia di essere messa in pericolo.
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