Il titolo del dibattito mette sul tavolo i temi caldi del momento: black list, precarietà, crisi economica. Non perde tempo nei preamboli dell’esordio il ciclo di incontri “i giovedì dell’UPR”. Subito la fotografia della situazione economica del paese, attraverso slide che traducono in numeri l’emergenza sociale. A partire da quei quasi mille disoccupati, per buona metà giovani e con una formazione scolastica adeguata. Ma il peggio potrebbe ancora arrivare, avverte il segretario della CDLS Marco Tura : “Riforma delle pensioni, - ha detto - della pubblica amministrazione e il decreto lavoro proposto dal segretario Mussoni sono una pugnalata alla schiena dei più giovani”. Tanti interventi, a cui ha partecipato anche il pubblico, per una riflessione sui contraccolpi occupazionali che crisi internazionale e stallo diplomatico fra Italia e San Marino hanno provocato in Repubblica. Un filo comune: a San Marino manca un modello economico. Le emergenze incalzano: “Le nostre aziende sono al collasso – ha ricordato Barbara Reffi del movimento indipendente cittadini sammarinesei- se non arriva in tempi stretti l’accordo con l’Italia le difficoltà saranno sempre più grandi”. Davanti a tutto questo serve una responsabilità politica nuova, è stato ribadito. E soprattutto l’apertura alle prorposte. “Abbiamo presentato un progetto sul nuovo modello economico- ha ricordato Antonio Valentini della Fondazione San Marino 2020- ma finora è rimasto lettera morta”.
Sara Bucci
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