Il clima si scalda, con accuse incrociate su sanità e territorio. Ma si parla anche di parità di genere e terza età

Botta e risposta a distanza tra il Segretario di Stato alla Sanità ed RF. Mariella Mularoni – in merito alle critiche sulla mancanza di personale - ricorda bandi di concorso e selezioni andati deserti nella passata legislatura, mentre durante il suo mandato si continua ad assumere personale sanitario, primari compresi e di ottimo livello. E sulla necessità di “formare professionalità attraverso convenzioni con le Università”, mentre RF – scrive - ha prodotto al governo lo zero assoluto, nella corrente legislatura sono stati sottoscritti ben tredici accordi e convenzioni, Università Cattolica compresa.

A stretto giro Repubblica Futura punta il dito su scarsa attrattività verso medici esterni, assetto organizzativo, medicina di base e mancato recupero del rapporto medico-paziente. Accusa il Segretario di puntare a inaugurazioni last minute o presentazione di accordi in salsa preelettorale, come quella per l’accesso alla facoltà di medicina. Siamo soddisfatti per 10 posti all’Università Cattolica – scrive RF - ma è doveroso ricordare che si parla di costi di iscrizione di migliaia di euro all’anno perché si tratta di università privata. Definendola “operazione di élite, dalla quale molti studenti saranno tagliati fuori per ragioni economiche”.

Nel mirino di RF anche il Territorio. Il Segretario Stefano Canti, il cui operato è stato duramente criticato ieri in conferenza stampa, accusa a sua volta il partito di focalizzarsi più sugli attacchi personali che sui contenuti del programma, e di riproporre i protagonisti di quello che definisce “il fallimentare Governo di Adesso.SM”, con riferimento ad Augusto Michelotti, allora alla guida della sua stessa Segreteria. E' evidente a tutti – scrive Canti - come la gestione attuale del territorio stia apportando cambiamenti significativi in termini di viabilità, infrastrutture, sicurezza stradale, progetti di riqualificazione degli edifici pubblici esistenti.

Demos prende invece spunto dal documento in cui l’Unione Donne Sammarinesi sollecita la politica ad affrontare le tematiche relative ai diritti sulla parità tra uomo e donna, sottolineando di aver già recepito queste istanze ben prima della nota di UDS. Demos propone in ambito professionale la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione, servizi e strutture per la prima infanzia e per sostenere le autonomie di anziani e disabili oltre a congedi paritari per madri e padri. Riguardo all’IVG, sostiene l’applicazione della legge approvata per il ruolo del consultorio e per l’educazione sessuale nelle scuole.

Domani Motus Liberi punta invece l'attenzione sulla terza età, su strutture per la cura delle persone anziane insufficienti e rette insostenibili. Ritiene quindi necessario potenziare quelle esistenti sul territorio e crearne di nuove. Punta inoltre al potenziamento dell'assistenza domiciliare, non solo per le necessità di base e la cura personale, ma anche alla compagnia diurna, per evitare la piaga della solitudine e dell’alienazione sociale. Ritiene inoltre fondamentale promuovere occasioni di interazione tra diverse generazioni e potenziare i centri diurni. La Silver Economy – scrive - deve diventare realtà anche a San Marino, per questo l’offerta dei servizi come trasporti, assistenza e sanità, dovrà essere maggiormente adeguata alla richiesta.

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