Quello della cittadinanza è un tema delicato, profondamente sentito dalla popolazione, oggetto in passato di scontri accesi. Ma i tempi sono cambiati, San Marino sta per firmare l'Accordo di Associazione con l'Unione Europea e ha avviato un importante percorso di modernizzazione del proprio quadro normativo, in linea con gli standard internazionali.
Il Consiglio, approvando l'8 marzo l'istanza d'Arengo presentata dal Comites, ha confermato la volontà politica di compiere un ulteriore passo per la tutela della pluralità identitaria, promuovendo una riforma inclusiva e adeguata alle esigenze di cittadini e richiedenti. Quell'istanza non è rimasta chiusa in un cassetto: il progetto di legge, presentato dalla Segreteria Interni, è stato approvato dal Congresso di Stato, ed ora verrà avviato all'iter consiliare.
Significative le modifiche, a partire dall'eliminazione dell'obbligo di rinuncia alla cittadinanza di origine come requisito per ottenere quella sammarinese. C'è anche una revisione dei requisiti di dimora, con criteri più flessibili e riduzione dei periodi richiesti per coniugi e adottati di cittadini sammarinesi. Vengono poi abrogate le norme restrittive, eliminando vincoli considerati eccessivi, tra cui l’obbligo di giuramento per alcune categorie. Infine è prevista la conservazione della cittadinanza sammarinese in caso di matrimonio con cittadini stranieri, salvo esplicita richiesta di rinuncia. Il Congresso di Stato rimarca la volontà di garantire un sistema di cittadinanza più inclusivo e rispettoso delle realtà personali e familiari dei richiedenti. Ma è anche un significativo avanzamento verso una Repubblica più moderna e accogliente.
Quando la legge verrà votata in parlamento “sarà un passaggio epocale”, commenta il Presidente del Comites Alessandro Amadei. “La nostra soddisfazione è doppia perché l'approvazione del progetto di legge fa seguito all'accoglimento dell'istanza d 'Arengo che presentammo nell'ottobre del 2023, dando valore a un istituto di democrazia diretta che tutti ci invidiano e che avvicina i cittadini alle istituzioni, facendoli entrare nei meccanismi decisionali. Sentiamo che siamo arrivati al momento cruciale – conclude - e pensiamo che l'anno prossimo si arriverà a una riforma definitiva della legge sulla cittadinanza, che farà in modo che la normativa sammarinese sia al passo con i tempi”.