Il Psd progetta la San Marino del domani
Indirizzi programmatici e focus su Unione Europea, con ospiti internazionali
Il PSD si avvia con passo deciso verso le elezioni con il faro dell'Unione Europea, mai così vicina. “San Marino ha conquistato lo status di paese associato, nuovo scenario che obbliga le forze politiche a ripensare i propri programmi”, afferma in apertura di Convention il Presidente Luca Lazzari. “Con l'antipolitica che ha fallito nel tentativo di farsi politica – aggiunge – si apre una strada per fare tornare grande il Psd”. Punto fermo la costruzione di alleanze basata su condivisione di progetti e valori.
“Non si basa sui soli numeri e neanche sulle vicende tattiche di avvicinamento alle elezioni come elemento che deve per forza creare relazioni che poi magari non tengono" dichiara il Segretario Gerardo Giovagnoli. "Noi crediamo che la modalità per cui le forze politiche possano integrarsi e reggere alla prova del tempo siano determinate dalle loro convergenze sui programmi e sull'intesa rispetto alla visione che c'è del paese nel futuro”. Si parte quindi dai contenuti, con la bozza programmatica, base di lavoro su cui costruire il programma elettorale, “indirizzi che il partito vuole sviluppare – spiega Matteo Rossi – attraverso il confronto con politica e società”.
Poggia su tre pilastri, illustrati uno a uno: bisogni fondamentali, valori universali e innovazione, sviluppo, benessere. Il titolo “progettiamo la San Marino del domani” guarda al futuro, ma per i Segretari Andrea Belluzzi e Federico Pedini Amati è anche tempo di bilanci. Poi, focus sull'Europa, con la tavola rotonda alla presenza del Segretario Luca Beccari, della Presidente onorario Lea Pedini e di ospiti internazionali. “Il vantaggio più grande – afferma il Segretario per i Fondi Europei Chris Bonett – è quello di essere seduti al tavolo, di influenzare la politica europea e di far sì che anche un piccolo Stato possa dire la sua sul modo in cui oggi si governa non soltanto l'Europa ma anche il mondo”.
“La strada europea è una strada che può aiutare San Marino e Andorra ad affrontare problemi importanti delle relazioni economiche - commenta l'ex premier Jaume Bartumeu. “Europa non è un problema. E' una strada per andare avanti nella soluzione dei problemi”. Ma c'è chi si chiede: San Marino è pronto? Gerardo Giovagnoli rigira la domanda: “Era pronto San Marino quando l'hanno infilato nella black list? Era pronto quando hanno chiuso il 70% delle banche da provvedimenti esterni? Quello dell'essere pronto credo sia una sfida già vinta, perché il paese è dieci anni che è cambiato, che ha lavorato sulla trasparenza, sul suo riposizionamento e ha ottenuto grandi riconoscimenti”.
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